Si allarga l’inquinamento scoperto a gennaio nell’area della casa di riposo La Serenella, a Novi Ligure, quando emersero dati allarmanti sulla presenza di solventi, addirittura 300 volte oltre i limiti di legge. Dalla campagna di analisi effettuata dall’Arpa e dall’Asl a fine marzo sono confermati i pozzi della casa di riposo. Inoltre, in un pozzo presso il Formificio Milanese, al Cipian, è stato rilevato il superamento con valori non elevati per dicloroetilene (riscontrato 0,06 microgrammi/l a fronte del limite normativo di 0,05 microgrammi/l) e cloroformio (0,62 microgrammi/l contro 0,15 microgrammi/l). I pozzi “fuorilegge” sono anche verso la città di Novi, come in via Monte Santo 13, dove il cloroformio è stato riscontrato con un valore di 0,22 microgrammi/l a fronte del limite di 0,15 microgrammi/l, mentre nella vicina via Lucedio, al civico 19/A, il superamento tetracloroetilene è stato di 6 volte, pari a 6 microgrammi/l contro 1,1 microgrammi/l. Il cloroformio, invece di 0,24 microgrammi/l a fronte del limite di 0,15 microgrammi/l.

La zona artigianale Cipian a Novi

Tornando al Cipian, altri valori anomali di tetracloroetilene (1,8 microgrammi/l invece di 1,1 microgrammi/l) e cloroformio (0,24 microgrammi/l contro 0,15 microgrammi/l); diclorobenzene (0,63 microgrammi/l contro 0,5 microgrammi/l) nel Laghetto Cipian. Evidenziata una presenza di numerosi solventi in tracce: toluene, m-Xilene + p-Xilene, 1,2-Xilene, tricloroetilene, cis-1,2-dicloroetilene, 1,2- dicloroetilene. Il Comune ha quindi ordinato il divieto di utilizzo per scopi alimentari, e non, dell’acqua proveniente dai pozzi indicati, confermando quanto già prescritto con le ordinanze precedenti riferite ai pozzi della Serenella. Resta da comprendere l’origine dell’inquinamento.