Palazzo Ghilini, sede della Provincia e della Prefettura

Confermata la chiusura della Banca Bpm a Bosio. La dirigenza della banca ha risposto alla lettera del sindaco, Stefano Persano, inviata l’11 marzo. In sostanza, la chiusura dell’unico sportello bancario, prevista tra maggio e giugno, è motivata dai cambiamenti nelle abitudini dei clienti della banca, che sempre più utilizzano le piattaforme bancarie online. La Bpm fa sapere che “la vicinanza della banca sarà garantita dalle altre filiali sul territorio”, che per Bosio vuol dire Gavi. Lo stesso è avvenuto negli anni scorsi per Carrosio e Voltaggio con la banca Carige. Nulla si muove neppure sul fronte delle Poste: la raccolta firme, circa 250, dei mesi scorsi per chiedere il ripristino delle sei giornate di apertura dello sportello non ha sortito alcun effetto.

Per questo i promotori della petizione hanno preso “carta e penna” e si sono rivolti anche al Prefetto facendo presenti disagi causati da questa scelta, in particolare le code all’aperto in mezzo alla via principale del paese. Hanno anche ricordato la prossima chiusura dello sportello della banca Bpm come ulteriore esempio della cancellazione dei servizi utili al cittadino a Bosio. In altri paesi, ricordano i promotori della lettera, l’impegno delle amministrazioni comunali ha portato a risultati positivi, per esempio con il ripristino totale o almeno parziale dell’orario delle Poste. Per Bosio, invece, “a oggi, il Comune di Bosio non ha approvato alcun atto ufficiale nei confronti di Poste e di Bpm, tranne l’invio della petizione. Siamo delusi da questo completo disinteresse nei confronti di quanto da noi denunciato e di quella ampia parte della popolazione che ha sottoscritto la petizione”.