È di nuovo fermo da settimane il cantiere per l’allargamento della strada provinciale 160 a Carrosio, opera legata al Terzo valico, avviato nel 2016. Dopo quasi sette anni il Cociv non è ancora riuscito a concludere un intervento che riguarda un breve trattto di strada. A creare problemi è soprattutto la presenza di amianto, nota ai geologi ed emersa vent’anni fa in occasione della costruzione dell’acquedotto alternativo della Cementir. Ciononostante, nel 2016 l’attività è iniziata senza troppe precauzioni e solo l’intervento di Striscia la Notizia, sollecitata da Legambiente. Così, il cantiere avviato lato monte venne fermato proprio a causa delle rocce amiantifere e il progetto rivisto, pensando a un allargamento verso il Lemme. Anche in questo caso, però, attività avviata ma poi bloccata poiché il terreno si è rivelato inadatto alla costruzione di micropali.

Un cartello sul livello di rischio amianto affisso all’area di deposito del cantiere

Si ritorna così al lato monte più verso Carrosio: viene allestito un terzo cantiere, stavolta con tutte le precauzioni necessarie. Così, si è arrivati quasi alla fine del 2022, con un senso unico alternato regolato da semafori installato da anni. Da settimane, però, il terzo cantiere è deserto. Il Cociv fa sapere in sostanza che l’impresa sub appaltatrice “ha sospeso i lavori per problematiche interne. Pertanto si è prontamente dato corso agli iter per l’individuazione di una nuova impresa sub-affidataria che completi i lavori”. Mentre a Genova si celebrano i fasti della Grande opera dopo la visita del ministro delle Infrastrutture Salvini, in Val Lemme dal 2016 non si riesce a chiudere un cantiere stradale, oltretutto in una zona ricca di amianto.