Si allungano ancora i tempi del cantiere lungo la strada 160 a Carrosio. Da fine 2018 è stato istituito un senso unico alternato regolato da semaforo per consentire al Cociv di realizzare l’allargamento della carreggiata verso il Lemme, opera viabilistica legata al Terzo valico. Come è noto, l’intervento doveva essere eseguito verso la collina ma la notevole presenza di amianto ha spinto il consorzio a prevedere l’allargamento della carreggiata verso il dirupo che dà sul Lemme. Una volta che quest’ultimo cantiere è stato allestito anche qui è stato necessario eseguire verifiche sulla presenza dell’amianto, sottoponendo il progetto al vaglio dell’Arpa e dello Spresal, il comparto dell’Asl che si occupa di sicurezza nei cantieri di lavoro. A fine 2019 il cantiere era stato finalmente avviato, prevedendo almeno sei mesi di lavori. Secondo la Provincia a inizio anno sono stati costruiti i micropali verso il Lemme ma poi il cantiere si è fermato ben prima dell’emergenza covid 19, che ha bloccato tutti i cantieri edili. Attività che sono state riattivate dappertutto ma non a Carrosio, dove il semaforo è rimasto ovviamente attivo senza però alcuna presenza di operai.

Un’altra immagine dell’infinito cantiere del Terzo valico a Carrosio

Mentre la Provincia sostiene di non avere informazioni e il Cociv non risponde, Rfi, committente del Terzo valico, spiega: “Le attività sono state fermate a causa degli eccezionali eventi alluvionali che avevano interessato tutto il territorio alessandrino e che hanno determinato un aggravamento dei fenomeni erosivi sul tratto di scarpata non interessata dai lavori del Terzo Valico. Per questo motivo sono stati valutati ulteriori accorgimenti progettuali con l’obiettivo di offrire maggiori garanzie per il successivo esercizio dell’opera. Tale soluzione sarà, a breve, sottoposta da Cociv all’approvazione della committenza (cioè Rfi, ndr) e degli enti interessati per la successiva attuazione. Attualmente – conclude la società del gruppo Fs – permane, pertanto, il restringimento con regolazione semaforica a tutela della viabilità nei pressi della scarpata di valle interessata”. Nessuna indicazione sui tempi necessari a concludere i lavori. Legambiente ha più volte segnalato la presenza di amianto a vista nella parte di collina di scavata per l’allargamento poi interrotto.