La situazione della sicurezza lungo la strada provinciale 161 della Crenna, tra Gavi e Serravalle Scrivia, sarebbe peggiorata dopo il rifacimento del ponte sul Neirone, nel territorio gaviese. La tratta era già da tempo considerata fra le più pericolose per i tanti incidenti stradali, anche mortali. Negli anni scorsi diverse petizioni sottoscritte dagli abitanti e rivolte alla Provincia e al Comune avevano richiesto interventi risolutivi ed efficaci nel controllo della velocità e per la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti. Lungo la strada è in vigore infatti il limite dei 50 chilometri orari, difficilmente rispettato e sono moltissimi gli incroci con altre strade e aree private. A inizio 2023 è stata realizzata dal Comune l’attesa rotonda del centro commerciale, che ha eliminato la pericolosità del crocevia ma ha solo in parte rallentato la velocità degli automezzi. Oltre alle petizioni, c’è anche chi ha scritto, più volte, non solo alla Provincia e al Comune di Gavi ma anche al Comune di Serravalle Scrivia e a Roma, senza finora ottenere riscontri risolutivi. Nel 2020 infatti era stata inviata una segnalazione nella quale si ricordava che “l’adeguamento del ponte sul Neirone e della strada ha favorito l’eccesso di velocità senza prevedere alcuna opera per contenerla: si è pensato solo agli automobilisti e non ai pedoni e ai ciclisti, pur essendo in un centro abitato”. L’anno dopo un esposto è arrivato sul tavolo del ministero delle Infrastrutture, competente per i lavori di allargamento del ponte, con la richiesta di intervenire per ridurre la velocità degli automezzi: “Non è stata applicata nessuna opera di mitigazione dell’impatto e di miglioramento della godibilità della strada a favore degli abitanti, dei pedoni e dei ciclisti. Non è stato applicato nessun miglioramento della sostenibilità ambientale della mobilità. Già prima dei lavori sul ponte e lungo la proviinciale la velocità di percorrenza dei veicoli in questo tratto di strada era al di sopra dei limiti. Adesso le velocità sono ancora aumentate, come è aumentato il rischio d’incidenti e i livelli di inquinamento atmosferico e acustico. Oltre alle auto, i veicoli pesanti transitano a velocità autostradali e le moto a velocità estremamente elevate. Di fatto, dopo tali lavori, è diventato davvero impossibile percorrere la strada a piedi o in bicicletta”. Il nuovo ponte, recita l’esposto, ha di fatto peggiorato la situazione è si è rivelato inutile. L’intervento, realizzato dal Cociv con fondi pubblici su richiesta della Provincia, era stato motivato con l’aumento del traffico pesante del Terzo valico ma, recita l’esposto, i camion diretti al cantiere di Voltaggio hanno iniziato a transitare ben prima della costruzione del nuovo ponte e dell’allargamento della provinciale verso Serravalle. A proposito degli autovelox e della pista ciclabile, il sindaco di Gavi, Carlo Massa, assicura che il Comune è alla ricerca dei fondi.