Sul progetto dell’ascensore che collegherà direttamente Gavi al Forte da verificare i costi di gestione e manutenzione ma non solo. Il Consiglio comunale nell’ultima seduta ha votato di incaricare due professionisti per valutare lo studio di fattibilità redatto dalla Direzione regionale dei musei del Piemonte sul collegamento diretto tra il paese e la fortezza. Un voto unanime, espresso dalla sola maggioranza poiché l’opposizione era, ancora una volta, assente. Eppure si è trattato di un atto importante, visto che riguarda un’opera costosa (circa 5 milioni di euro a carico della Direzione regionale con fondi ministeriali) e sulla quale l’amministrazione comunale intende dissipare il più possibile ogni dubbio: una volta approvato lo studio, il Comune ne diventerà proprietario e gestore. L’ascensore collegherà il paese al Forte con un tunnel verticale di circa 100 metri. L’area di ingresso in paese sarà in via Barbieri e per raggiungere l’impianto si dovrà percorrere una galleria lunga 300 metri. Secondo quanto è stato detto nella seduta, da una prima analisi dei documenti è emerso che ci sono dubbi sul tunnel orizzontale poiché è previsto sotto un versante a rischio frana, per cui servono approfondimenti. Servono chiarimenti anche sulla sistemazione dell’area di ingresso e, come si diceva, sui costi di gestione e manutenzione. Per questo, il Comune si è affidato a due professionisti. L’architetto Carlo Cillara Rossi di Genova valuterà l’impianto dal punto di vista tecnico, essendo uno dei maggiori esperti di impianti di risalita, progettista, tra l’altro, della nuova funivia del Monte Bianco. Il commercialista Fausto Gragnani, anch’egli genovese, si occuperà degli aspetti economici. “Entrambi – ha spiegato il sindaco, Carlo Massa – si confronteranno con il progettista. Il Comune non è contrario a quest’opera ma servono approfondimenti prima di dire sì”. Dalle valutazioni dei tecnici incaricati scaturirà il piano di sostenibilità economico finanziaria in base al quale l’amministrazione comunale potrà esprimersi. Secondo la convenzione sottoscritta nel 2021 con la Direzione regionale dei musei, il Comune ha 45 giorni per esprimersi a partire dal 16 maggio, quando lo studio è stato consegnato al Comune. Massa ha però richiesto una proroga