Non ci sono offerte da parte di aspiranti gestori dell’Ostello del Centro sportivo comunale Geirino di Ovada. Il Comune dovrà indire un nuovo bando. Un’altra gara sarà necessaria anche per la vendita dell’ex stazione in piazza Castello.
Durante l’estate ha garantito l’attività dell’Hostellerie il Consorzio Servizi sociali, ma ora la moderna struttura è chiusa. Sessantuno posti letto sono di riferimento per i turisti. Non solo d’estate nel periodo delle comitive ai centri estivi, quando si avvicendano al Geirino varie società sportive dalla Liguria e dalla Lombardia. L’ostello, inaugurato in via Grillano nel 2005, è dotato di 17 camere confortevoli con possibilità di servizio bar e ristorante. Il bando, pubblicato dalla Provincia per conto del Comune, a maggio è andato deserto. La cooperativa Camst, a cui era stato prorogato il contratto, non ha rinnovato l’offerta. La concessione sarebbe di nove anni per un valore di 1,7 milioni di euro. Ora si tratta di rivedere i termini e valorizzare la sinergia tra gli impianti e la struttura, magari attraverso la promozione di eventi sportivi e rassegne durante tutto l’anno. Geirino vuol dire palazzetto per basket e pallavolo, pattinaggio, campo da calcio in erba più due in sintetica, pista di atletica, quattro campi da tennis, due da beach-volley, piscina coperta e scoperta.
E’ andata deserta la gara per la dismissione dell’edificio ex capolinea della tranvia dell’Orba, il Comune pubblicherà un altro bando per fare cassa e finanziare opere stradali e di riqualificazione urbana. Si trova nella terrazza alberata tra Orba e Stura, adibita a parcheggio. Al piano terreno dell’edificio hanno chiuso i battenti l’edicola e la ricevitoria, funziona il bar, ristrutturato di recente. Nel piano di alienazione la vendita è prioritaria e anti degrado, per trasformare l’area in un accogliente biglietto da visita per chi arriva da Alessandria e Novi. Per dar corso all’operazione, dopo la prima gara andata deserta, il consiglio comunale ha ridotto la base d’asta del 10 %, nel prossimo bando si scenderà da circa 323 mila euro a circa 293 mila euro. “Troppo poco rispetto ad una stima elevata, perderemo altri mesi”, avverte la minoranza. “La valutazione è stabilita in base alla perizia dell’Agenzia delle Entrate”, ribadisce la maggioranza.