Da settembre Gavi e la Val Lemme avranno l’asilo nido. Dovrebbe essere la volta buona per la struttura voluta dal Conservatorio Romano di via Mameli, Ipab che trae origine dal lascito della famiglia Romano dedicato all’assistenza ai bambini. Con una spesa di 500 mila euro, finanziata dalla Regione, dal Rotary Club Gavi Libarna e tramite un mutuo, l’Ipab mette a disposizione 24 posti per bambini da 0 a 3 anni per dare un servizio importante alle famiglie della zona, alle quali è stato inviato un invito a partecipare alla presentazione in programma domani, 22 marzo, alle 18, nel teatro civico di Gavi alla presenza degli amministratori comunali, del parroco don Alvise Leidi e dei rappresentanti della cooperativa “Il Sentiero del Movimento Ragazzi” di Genova, alla quale è stata affidata la gestione del nido. Il cantiere del nido, ricavato nello storico edificio di via Mameli, era partito nel 2013 dopo vari ostacoli, anche da parte dell’amministrazione comunale dell’epoca. L’impresa appaltatrice era poi fallita e ci sono state anche difficoltà nei pagamenti da parte dell’Ipab. Ad allungare i tempi anche il Covid e la difficoltà a trovare un gestore. Ora il Comune approverà una convenzione con il Conservatorio Romano per dare un contributo economico allo scopo di ridurre le rette per le famiglie e lo stesso potranno fare i Comuni limitrofi. Da tempo le famiglie della Val Lemme devono portare i loro bambini al nido di Arquata Scrivia.
Gavi e la Val Lemme da settembre avranno il loro asilo nido.
Sarà aperto, dopo oltre dieci anni dall’avvio dei lavori, nel Conservatorio Romano. La gestione a una coop di Genova.