I calanchi spianati con le ruspe

A Carrosio le tipiche conformazioni geologiche oggetto di un pesante intervento nei pressi di un'azienda vitivinicola.

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I lavori sul calanco a Sottovalle, nel territorio di Carrosio
I lavori sul calanco a Sottovalle, nel territorio di Carrosio, nell'estate del 2017.

A Sottovalle i calanchi vengono spianati con le ruspe. Succede nel territorio di Carrosio, una delle zone paesaggisticamente più belle della zona. Già nel decennio scorso, nei pressi della stessa azienda vitivinicola, un calanco era stato riempito con detriti e materiali di vario genere ma, a quanto risulta, gli esposti presentati non avevano sortito alcun effetto. Stavolta, secondo l’immagine fatta girare da chi ha potuto notare per primo il pesante intervento, si sta facendo ancora peggio. I calanchi sono la testimonianza della presenza del mare tra Val Lemme e Valle Scrivia, milioni di anni fa e sono considerati una ricchezza dal punto di vista paesaggistico e geologico in tutta Italia, poiché, tra l’altro, su di essi cresce una vegetazione particolare e ospitano anche diverse specie di uccelli. Sempre nel decennio scorso si era tentato di creare un Geosito per tutelare queste conformazioni geologiche ma l’operazione alla fine non andò in porto.

Calanchi a sottovalle
Calanchi a Sottovalle

Ora invece, con la creazione del sito di importanza comunitaria (sic) “Calanchi di Rigoroso, Sottovalle e Carrosio” l’obiettivo sarà raggiunto a breve, essendo l’iter ormai avviato in Regione. Da tutelare anche le orchidee e diverse specie di animali nei 586 ettari previsti tra Arquata e Carrosio. Un progetto appoggiato dall’amministrazione comunale arquatese ma invece osteggiato da Carrosio, che aveva chiesto, senza successo, una riduzione dell’area del Sic accampando motivazioni (presunto divieto di caccia e di edificare, ecc) che la Regione non ha ritenuto valide. Resta da comprendere se lo spianamento del calanco pubblicato nell’immagine sia all’interno del sic o meno. Nel primo caso potrebbero scattare sanzioni essendo già in vigore le cosiddette norme di salvaguardia: le regole di tutela previste sono già in vigore anche se l’area protetta non è ancora ufficialmente istituita. Sui lavori in questione sono partite una serie di segnalazioni al Comune, alla Provincia, alla Regione e alla Forestale.