Quando, a febbraio, era emerso che Nicoletta Albano, ex vicesindaco di Gavi, era indagata per concussione per il presunto ricatto ai danni del sindaco Rita Semino (“Se non ti dimetti ci saranno conseguenze per il posto di lavoro di tua nipote”), i suoi legali, gli avvocati dello studio Goglino, uno dei più prestigiosi di Alessandria, avevano dichiarato ai giornali che l’ex consigliere regionale difficilmente si sarebbe nuovamente candidata alle elezioni comunali che all’epoca dovevano ancora essere fissate. Da parte loro si trattava di un suggerimento importante per la loro cliente: la ricandidatura e l’eventuale rielezione avrebbero creato problemi dal punto di vista giudiziario in caso di processo, a oggi ancora da decidere da parte del gup ma molto probabile viste le accuse e soprattutto le prove, a cominciare dalla registrazione delle dichiarazioni ricattatorie, fatta dalla Semino. Ora, ad aggravare la situazione per Albano e i suoi sodali in municipio c’è la seconda indagine riferita agli appalti, per la quale al momento non sono ancora emersi i nomi degli indagati: da tempo ormai i carabinieri sono di casa in Comune, dopo aver acquisito centinaia di documenti li stanno vagliando e stanno proseguendo le indagini negli uffici e, a quanto si dice, nelle residenze delle persone coinvolte.

tribunale di alessandria
Il palazzo di giustizia di Alessandria

Nel caso Albano venga rieletta c’è il rischio di un possibile inquinamento delle prove. Non solo: se arriverà la condanna per concussione si dovrà dimettere e Gavi andrà di nuovo a elezioni. Una situazione non facile da gestire per gli avvocati, che hanno preferito consigliare ad Albano di scegliersi un altro legale. Tutto ciò mentre Pier Paolo Bagnasco, capo dell’ufficio tecnico, indagato per concorso nella concussione e probabilmente interessato in qualche modo dalla seconda indagine sugli appalti, continuerà a farsi assistere proprio dallo studio Goglino. La coppia che da venticinque anni gestisce di fatto il Comune, almeno dal punto di vista giuridico per la prima volta si separa, dopo aver condiviso fior di campagne elettorali della Albano, non solo per la comunali ma anche per le regionali. Bagnasco era addirittura fra i papabili alla candidatura alle elezioni politiche del 2013 a fianco della Albano con il Mir dell’imprenditore Giampiero Samorì, operazione poi naufragata. Lo Studio Goglino in passato aveva più volte difeso Nicoletta Albano, facendola assolvere e prosciogliere in diverse indagini legate alla sua attività amministrativa. Stavolta no.