I lavoratori dell’Ilva di Novi Ligure hanno approvato a stragrande maggioranza l’ipotesi di accordo firmato il 6 settembre a Roma, nel Ministero dello Sviluppo, dalle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici e da Arcelor Mittal, acquirente del gruppo siderurgico italiano. La Fim Cisl fa sapere che “l’intesa è stata approvata dai lavoratori con 456 sì (89,4% dei voti, 510 votanti)” contrari 52 lavoratori, pari a circa il 10% dei votanti. La consultazione si è svolta oggi. “Abbiamo riscontrato un grande apprezzamento per il lavoro svolto dalle organizzazioni sindacali – commenta Salvatore Pafundi, segretario generale della Fim Cisl di Alessandria e Asti – Un’ottima notizia per i lavoratori di Novi e per il territorio novese”. Il sindacato definisce l’accordo stipulato a Roma “ innovativo e strategico, che permette di conciliare occupazione, competitività e qualità ambientale”. Nei giorni scorsi, dopo la firma del documento, il sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, si era detto soddisfatto: “L’auspicio dell’amministrazione e del Consiglio Comunale era che si arrivasse in fretta alla chiusura della trattativa con Arcelor Mittal. Ciò è accaduto, quindi salutiamo con favore questa soluzione, favorita anche dall’atteggiamento responsabile e coerente tenuto dalle organizzazioni sindacali.

Lavoratori dell’Ilva di Novi in sciopero

Avevamo già giudicato positivo il piano di risanamento ambientale e la bonifica del sito di Taranto ed anche la conclusione raggiunta sui livelli occupazionali ci pare soddisfacente. Per il nostro Paese – sottolinea Muliere – sarebbe stata una sciagura uscire dalla produzione dell’acciaio. Per quanto riguarda Novi aspettiamo di conoscere con precisione gli investimenti previsti dal punto di vista industriale ed ambientale. Anche rispetto all’indotto, in particolare l’autotrasporto, dobbiamo capire bene quali saranno i tempi per regolare i pagamenti ancora in sospeso. Questo è un aspetto molto importante, da cui dipende la sopravvivenza stessa di diverse aziende. Infine – sottolinea il sindaco Muliere – chiediamo che, alla luce degli ultimi sviluppi, il ministro Di Maio convochi un nuovo tavolo con gli enti locali”. Il governo, come è noto, è riuscito a strappare ad Arcelor Mittal condizioni migliori rispetto al precedente esecutivo, sia in termini ambientali che occupazionali.