La Direzione dei musei si arrende: niente ascensore tra Gavi e il Forte.

Il progetto da 6 milioni di euro non si farà: il Comune sarebbe diventato titolare di un impianto con costi annuali fino a 100 mila euro, insostenibili.

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Gavi non sarà collegato direttamente al suo simbolo, il Forte. Il progetto dell’ascensore è stata abbandonato dalla Direzione regionale dei musei del Piemonte dopo un lungo confronto con il Comune, ente che doveva diventare proprietario e gestore dell’impianto di risalita, un tunnel orizzontale lungo 100 metri da via Barbieri e una galleria verticale di 95 metri verso il Forte. I turisti avrebbero così potuto visitare sia la fortezza sia il centro storico di Gavi. Seppure favorevole, l’amministrazione comunale ha chiesto sin dall’inizio approfondimenti di carattere tecnico e soprattutto economico e a dicembre, in base alle relazioni dell’architetto Cillara Rossi e del commercialista Fausto Gragnani, aveva stabilito, con una delibera approvata dal Consiglio comunale, che la gestione non era sostenibile per le casse comunali poiché avrebbe avuto costi da 80mila a 100 mila euro annui, soldi che avrebbero dovuto sborsare i gaviesi attraverso l’aumento delle tasse o il taglio dei servizi. Così, il Comune aveva richiesto l’affidamento dell’ascensore a una ditta privata per 30 anni. La delibera, secondo il direttore del Forte, Riccardo Vitale, ha però detto in sostanza che il Comune non intende diventare proprietario dell’ascensore e quindi il progetto non può proseguire. Vitale non contesta la posizione del Comune (“Ha giustamente approfondito tutti gli aspetti del progetto”) e assicura che i 6 milioni di euro previsti per l’ascensore saranno destinati all’apertura al pubblico dell’Alto Forte e ad altri interventi nel Basso Forte.