Le motivazioni non sono chiare, ma l’intenzione è quella di togliersi la vita. Così un uomo scavalca la ringhiera del balcone dell’appartamento posto al quarto piano. Prima di compiere il gesto estremo chiama la moglie a cui confida i suoi propositi. La donna chiama il 112, un carabiniere della Centrale operativa riesce a stabilire un contatto con l’uomo, cerca di capire cosa stia accadendo. Prova a convincerlo a desistere, ha disposizione a solo parole per tenerlo aggrappato alla vita, in attesa che i colleghi raggiungano quell’uomo disperato che confida alla voce sconosciuta di avere scritto un biglietto per un ultimo saluto alla moglie e alle due figlie, alle quali è molto legato. L’operatore della Centrale gli chiede allora perché, se le ama così profondamente, voglia dare loro un così immenso dolore. Perché, invece, non continuare ad amarle, restando con loro. Ed ecco il ripensamento.

Nel frattempo, la pattuglia dei Carabinieri ha raggiunto l’uomo seduto sul cornicione. Lo afferrano e lo traggono in salvo. Nel frattempo arrivano i Vigili del Fuoco e un’ambulanza con la quale viene accompagnato in ospedale per gli accertamenti e le cure del caso.