L’attestamento dei treni regionali veloci (Rv) da e per Torino a Genova Principe anziché a Brignole andrà avanti fino alla fine del 2023 ma è comunque un disagio “temporaneo”. Lo riportano il presidente dell’associazione Pendolari novesi (Apn) Andrea Pernigotti, e il sindaco di Ronco Scrivia, Rosa Oliveri, citando la risposta arrivata dalla Regione Liguria alle loro proposte di risoluzione del problema consegnate a giugno in una riunione dedicata all’argomento. L’amministrazione regionale ha risposto in ritardo di ben tre mesi rispetto a quanto “concordato e promesso dall’ingegner Gabriella Rolandelli di Regione Liguria e dall’ingegner Vizza di Rfi”, sostengono Pernigotti e Oliveri. Oltretutto, le soluzioni proposte sono state tutte bocciate: “Un no su tutta la linea e nessun impegno a cercarne altre ulteriori. La prospettiva di aspettare fino alla fine del 2023 per tornare alla normalità, fa sì che gli utenti si sentano penalizzati, inascoltati e subordinati a quelle che sembrano essere logiche o convenienze aziendali del gestore del servizio e dell’infrastruttura, quindi, in altre parole, abbandonati. Eppure, le regole della buona ingegneria ci insegnano che ogni problema ammette almeno una soluzione, che – seppur di compromesso – non può che essere inevitabilmente migliore di non far nulla e lasciare tutto così com’è”.
L’attestamento a Genova Principe invece che a Brignole, ricordano ancora Pernigotti e Oliveri, “è diventato insostenibile per chi viaggia non solo per motivi di lavoro ma anche di studio o altro, causando frequenti ritardi sull’ingresso al lavoro, ma anche di problemi di sicurezza e di incolumità per gli stessi passeggeri, che in discesa dai Regionali a Principe si trovano a cercare di raggiungere in tutta velocità il primo regionale utile per Genova Brignole, e vi sono già stati episodi di cadute da parte di alcuni passeggeri. Il problema è altrettanto grave in partenza da Genova Brignole, in quanto l’interscambio forzato per raggiungere Genova Piazza Principe ha già determinato in diversi casi l’impossibilità di arrivare per tempo a salire sul Regionale verso la Valle Scrivia e il Piemonte”. Un disagio che dura ormai da 8 mesi e che andrà avanti per tutto il 2023 ma che è, secondo la Regione Liguria, “temporaneo”. Un aggettivo, aggiungono l’APn e il Comune di Ronco, “che si può riferire a situazioni risolvibili nell’arco di settimane, al limite qualche mese, non a una situazione che va avanti come da noi evidenziato dal marzo scorso e si dovrebbe protrarre ancora per oltre un anno, in tutto, quindi (ritardi permettendo) quasi due anni”. I pendolari e l’amministrazione di Ronco si dicono “profondamente insoddisfatti e assolutamente poco convinti di quanto prospettato nella risposta, e rilanciamo la proposta di ritrovare il dialogo per trovare una soluzione. Ci aspettiamo in particolare dalla Regione Liguria, sia dal punto di vista tecnico che politico, un impegno significativo, che non può essere solo quello di mero “tramite” tra RFI-Trenitalia-AMP e gli utenti. Attendiamo quindi un segnale concreto quale la convocazione di un tavolo tecnico entro fine novembre”.