Anche l’Alta Val Borbera con i suoi luoghi di culto partecipa quest’anno alla “Lunga notte delle chiese”, che si svolgerà venerdì 10 giugno. Un appuntamento che si ripete in Italia da sette anni.
L’idea di questa sorta di “notte bianca”, in cui si fondono musica, arte, cultura, nasce nel 2016 dal progetto già attuato e di successo della “Lange Nacht der Kirchen” che si svolge in Austria e in Alto Adige già da decenni, coinvolgendo centinaia di chiese contemporaneamente. La Lunga Notte delle Chiese ha ricevuto il patrocinio dal Pontificio Consiglio della Cultura ed è organizzata dall’associazione BellunoLaNotte.com, in collaborazione con le diocesi.
“Quest’anno – spiegano gli organizzatori – il tema attorno a cui è stata costruita l’edizione è la parola IN-CONTRO due preposizioni tecnicamente in contrapposizione ma che se messe insieme, esprimono l’elemento centrale e significativo del dialogo, ossia quello della diversità”.
Sono sette le chiese valligiane dove, dalle 21 alle 24, sarà possibile incontrarsi.
La prima proposta, è la bellissima Chiesa di Albera Ligure, la più antica della valle, dedicata a San Giovanni Battista. Nel corso della visita i volontari diocesani ne racconteranno la storia in un viaggio che inizia dall’ Abbazia di Vendersi, tra le fondazioni monastiche più antiche de regione, fino all’antica Pieve di Albera diventata feudo pontificio, dal quale dipende tutta la val Borbera, parte della valle Spinti e un pezzo di val Curone. Sarà l’antico organo, suonato da Fabrizio Ferrari, ad accompagnare in musica il percorso che, attraverso le immagini descrive le opere presenti in Chiesa, in sacrestia e in canonica. Non solo cibo per l’anima; al termine della visita, nel chiostro sarà servita la focaccia genovese, cotta nel forno a legna, lo stesso forno usato dai dai monaci benedettini che lo avevano costruito prima dell’anno 1000.
La seconda proposta è Rocchetta Ligure. Dopo la visita guidata alla Chiesa di Sant’Antonio Abate sarà possibile visitare, nel secentesco palazzo Spinola, il Museo di Arte Sacra delle Valli Borbera Spinti e Curone, sezione del Museo Diocesano di Tortona. Tra le opere esposte troviamo il trittico con San’Andrea Apostolo tra i Santi Sebastiano e Rocco di Giovanni Burattino (1604) proveniente dalla chiesa di Agneto, frazione di Carrega Ligure oltre a paramenti, oggetti liturgici e gli argenti provenienti dalle chiese della Val Curone.
Le altre cinque chiese aperte si trovano nel comprensorio comunale di Cabella Ligure. Nel capoluogo, visita guidata alla Chiesa parrocchiale di San Lorenzo. Qui alle 21,30 ci sarà un momento musicale eseguito dalla Corale Alta Val Borbera.
Nella bella frazione di Rosano si trova il Santuario dedicato alla Madonna della Guardia. Oltre alla storia del Santuario, merita la visita il paesaggio che lo circonda.
Ancora un Santuario, è quello dedicato a Nostra Signora di Dovanelli, un piccolo gioiello in cima a una salita dove sono collocate le stazioni della Via Crucis.
Piccolissime, ma deliziose anche la Chiesa di San Bernardo a Teo, il paese dove visse la nonna di papa Francesco e la Chiesa di San Marziano martire a Piuzzo.