dal profilo Fb Julian Assange supporters international

Novi Ligure, come già Milano, nega la cittadinanza onoraria a Julian Assange, giornalista e attivista australiano, rinchiuso in un carcere di massima sicurezza in Gran Bretagna con misure restrittive severe: rischia l’estradizione negli USA, dove potrebbe essere condannato a una pena detentiva altissima con l’accusa di spionaggio per aver “permesso ai mass media e all’opinione pubblica globale di accedere a notizie, documenti e immagini, occultate da governi ed istituzioni internazionali, inerenti la corruzione bancaria, i crimini di guerra e la violazione della privacy dei cittadini”. Sono le motivazioni alla base della mozione presentata dal consigliere comunale Paolo Coscia (M5s) e discussa nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Novi Ligure. “Dal lungo dibattito – recita il comunicato diffuso dal Comune – che si è sviluppato in Aula è emerso un sentimento unanime di solidarietà verso il cofondatore di WikiLeaks e di condanna rispetto alla violazione dei diritti civili perpetrata nei suoi confronti. Tuttavia, sia dai banchi della maggioranza che da quelli della minoranza, sono stati espressi dubbi sul conferimento della cittadinanza onoraria quale strumento idoneo a sostenere la campagna per la sua liberazione promossa a livello internazionale”. In realtà, la maggioranza di centrosinistra si è spaccata sulla proposta mentre il centrodestra ha votato compatto (per una volta) per il no con un pezzo della maggioranza. A favore hanno votato 6 consiglieri, cioè Coscia (5 Stelle), Di Bella (Verdi e Sinistra), Gobbato, Gugliermero, Lolaico (Democratici x Novi) e Reale (Venti x Novi). Contrari gli altri 11: il sindaco Muliere con i consiglieri Patelli, Bosio, Vignoli e Cattaneto (Democratici x Novi), il presidente del consiglio comunale Mantero (La Novi che amiamo) e l’opposizione con Porta e Poletto (Forza Italia), Perocchio e Dolcino (Lega) e Bertoli (Fratelli d’Italia). Commenta Coscia: “Sono finalmente sono cadute tutte le maschere e abbiamo capito che all’interno dell’attuale maggioranza c’è un’area progressista e una moderata e che comunque l’area moderata, che fa capo al sindaco, se ha bisogno di stare in piedi, può sempre contare sui voti della destra”.