Oggi, lunedì 4 maggio, riparte il 50% del trasporto pubblico in corrispondenza con la prima fase di riapertura delle attività dopo il lockdown, dato fornito dalla Regione, e i pendolari sono preoccupati che il servizio possa dare innanzitutto sicurezza contro il covid 19 e poi garanzia nella presenza di treni. Andrea Pernigotti, presidente dell’Associazione pendolari novesi (Apn), spiega: “Per la Tortona-Milano, a livello preliminare a oggi ci sono essenzialmente due preoccupazioni. Innanzitutto, essendoci meno treni (ma a noi sulla linea Tortona Milano è andata decisamente meglio che ad altri) la gente è preoccupata di non arrivare in orario al posto di lavoro. Poi, in tanti hanno paura di presentarsi in stazione e di non poter salire sul treno. Molti non hanno la macchina e tantissimi non possono fare smart working. Per gli orari, da tempo abbiamo lamentato la cancellazione dei treni 2162, 2163, 2161 e 3973. Poi c’è lo scandalo che dopo le 9 da Tortona non c’è più nulla fino alle 14,30, questione che non riguarda Trenord ma Trenitalia Liguria, gestore dei treni regionali veloci sulla linea Genova-Milano.

La stazione di Tortona

Prima c’erano un treno a mezzogiorno con cambio e uno alle 13,30”. Sulla linea Torino- Genova, Pernigotti ricorda che, per quanto attiene i regionali veloci che fermano a Novi, hanno tagliato i treni per Torino la mattina presto e questo potrebbe essere un problema per chi lavora a Torino (o in direzione Torino) e la sera i treni di ritorno da Torino finiscono prima. Quindi c’è stato un taglio sulle prime ore del mattino e sulle ultime della sera. Almeno così si evince dall’orario online. Anche per Genova la prima corsa è poco prima delle sette quindi hanno tagliato qualcosa. Comunque – conclude il presidente dell’Apn – va detto che gli orari si assestano più o meno per il giorno giusto e fino a qualche giorno prima subiscono assestamenti. In settimana avremo senz’altro più informazioni sula situazione”. Sulla linea Acqui-Ovada-Genova, l’offerta dei treni salirà dal 50 al 60%. “I passeggeri nella fase 1 – ricordano dal Comitato difesa trasporti valle Stura e Orba – sono stati circa il 5% di prima, nella situazione normale. Nella fase 2 si prevede che il flusso passeggeri salirà al 15%. Da oggi i treni cancellati sulla nostra linea saranno 6 su 13 per ogni direzione di viaggio, mentre prima erano 7 su 13 nella fase 1.

La stazione di Ovada

In sostanza i treni cancellati saranno: 6051, 6061, 6063, 6065, 6069 e 6071 da Acqui verso Genova, 6054, 6056, 6058, 6062, 6066 e 6074 da Genova verso Acqui. Da oggi, rispetto alla fase 1, saranno nuovamente attivi i treni 6064 e il 6067”. Trenitalia, spiegano dalla Regione, “ha attivato sui treni le misure di sicurezza previste dal Dpcm del 26 aprile e informerà adeguatamente a bordo i viaggiatori sulle norme comportamentali da adottare: tutte le carrozze sono sanificate giornalmente con l’igienizzazione di tutte le superfici, sono potenziate le attività di igiene e pulizia a bordo treno durante il viaggio e sono stati installati dispenser di soluzione disinfettante su tutti i convogli. Inoltre, al fine di garantire il distanziamento sociale saranno progressivamente posizionati specifici marker che segnaleranno i sedili su cui sarà vietato sedersi e saranno identificate le porte di salita e quelle di discesa”.