Serravalle Scrivia: il cantiere del Terzo valico a Libarna (immagine di repertorio)

A sette anni dagli arresti, per uno dei filoni dell’inchiesta Amalgama deve ancora svolgersi l’udienza preliminare e la prescrizione rischia di impedire l’accertamento della verità. Nell’autunno del 2016 carabinieri e Guardia di Finanza arrestarono 21 persone con accuse a vario titolo per associazione per delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e tentata estorsione. Fra le varie grandi opere interessate dall’operazione dei magistrati di Roma e Genova c’era il Terzo valico, la cui costruzione è affidata dallo Stato al consorzio Cociv. Le intercettazioni ambientali e telefoniche scoprirono consegne di bustarelle ai dirigenti del consorzio e l’utilizzo di escort per ottenere i sub appalti. Secondo l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip nel 2016, a capo del “sistema” c’erano Giampiero De Michelis, all’epoca direttore dei lavori del Cociv, e Domenico Gallo, quest’ultimo considerato vicino alle cosche della ‘ndrangheta. In base a quanto emerso all’epoca, i due sub appaltavano i lavori alle imprese che in cambio incaricavano ditte riferibili alla coppia o a persone a loro vicine per forniture e consulenze. Per favorire lo scambio venivano assicurati anche controlli compiacenti sulla conduzione dei cantieri. Per un filone dell’inchiesta il dibattimento è iniziato a Genova con la tagliola della prescrizione che incombe. L’altro filone da anni rimbalzava tra due Procure della Repubblica. Nel 2019 il giudice per l’udienza preliminare (gup) di Bolzano, dove ha sede una delle imprese coinvolte, la Oberosler Cav. Pietro, si era dichiarato non competente. La palla era passata al gup di Alessandria, il quale si è pronunciato nel 2022, sostenendo che in questo caso la sua non competenza territoriale. A quel punto il giudice alessandrino ha sollevato un conflitto negativo di competenza davanti alla Cassazione. Lo stallo procedurale è stato risolto definitivamente dai giudici di Roma nell’udienza del novembre 2022 con sentenza depositata di recente: la competenza è del gup di Bolzano poiché “nel circondario di Bolzano…il 3 settembre 2015 è stato commesso il più grave reato per induzione indebita a dare o promettere utilità”. Il riferimento è a un contratto da 90 mila euro per la fornitura di analisi di laboratorio tra la Oberosler, che aveva ottenuto dal Cociv l’appalto per il cantiere di Libarna, a Serravalle Scrivia, e la Tecnolab, riferibile, secondo l’indagine Amalgama, a Demichelis e Gallo. Anche il procuratore generale si era pronunciato per la competenza di Bolzano mentre alcuni avvocati difensori puntavano su Roma. In questo filone risultano indagati, tra gli altri, anche Jennifer De Michelis, figlia di Giampiero, e gli ex dirigenti del Cociv Michele Longo ed Ettore Pagani.