Soltanto due settimane fa i sindacati avevano chiesto maggiore sicurezza nei cantieri del Terzo valico al commissario di governo, Calogero Mauceri, a Rfi e a Cociv dopo il gravissimo incidente avvenuto nel tunnel di Castagnola e un altro episodio simile a Genova. Ieri, 12 aprile, a Voltaggio, nel cantiere Val Lemme, un operaio di un’impresa sub appaltatrice è stato vittima dell’ennesimo infortunio nei lavori dell’alta capacità. L’uomo, secondo una delle versioni fornite dai sindacati, è stato colpito al capo da un tubo metallico. Il casco da cantiere gli avrebbe evitato conseguenze peggiori. Secondo un’altra versione, il tubo ha colpito l’operaio al volto, tra il naso e la fronte. Il 118 ha poi fatto sapere che il ferito è stato trasportato con l’ambulanza nell’ospedale di Novi in codice giallo mentre nel cantiere sono arrivati anche i carabinieri.
Le conseguenze non sono quindi gravi ma resta il problema dell’ormai lunga sequenza di incidenti. Dopo l’incontro con i sindacati, Mauceri aveva dichiarato: “Tolleranza zero, la priorità è la sicurezza dei lavoratori: abbiamo messo in campo diverse iniziative e le potenzieremo, come il servizio dedicato di emergenza sanitaria, la formazione per lavoratori in quota. Inoltre, rafforzeremo i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e saranno istituite delle commissioni d’indagine in caso di infortuni”. Fra le richieste avanzate dai sindacati, “l’impiego di un badge elettronico per i tremila lavoratori che operano nei 37 cantieri del Terzo Valico e del Nodo di Genova per controllare che ogni turno non superi le otto ore”.