Val Lemme: lite tra i sindaci sui carabinieri (per colpa di Gavi?)

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La caserma dei carabinieri di Gavi

Carrosio vuole i carabinieri e scoppia la lite con Voltaggio, con il “contributo” di Gavi.
L’amministrazione carrosiana si sarebbe fatto avanti per mettere a disposizione l’ex bar centrale, edificio acquistato nel 2007 senza essere mai utilizzato. I fondi potrebbero arrivare dal Patto per il Territorio riferito al Terzo valico e si parla di un sopralluogo già avvenuto per valutare come intervenire.
Un’ipotesi sulla quale il sindaco, Valerio Cassano, al momento non si sbilancia (“non c’è nulla di deciso, non dico niente”) pur senza smentire i contatti con l’Arma, anche se è fortemente improbabile che possa essere aperta una terza caserma nella valle: con Carrosio sarebbe addirittura tre in meno di dieci km, con Gavi e Voltaggio. Il rischio è che Carrosio venga contemplata come nuova sede dei militari gaviesi con conseguenze potenziali anche per Voltaggio.
La situazione per il presidio di Gavi è così fatta: a settembre il generale Mariano Mossa, comandante della Legione Piemonte e Valle d’Aosta, aveva chiesto conto agli amministratori gaviesi delle condizioni fatiscenti della caserma di piazza Dante. Come è noto, dal 2013 il Comune l’ha posta in vendita per autorizzare l’abbattimento e la costruzione di un palazzo residenziale tre volte più grande. Per tre anni l’amministrazione comunale ha cercato invano una nuova sede senza fare interventi sulla caserma, che cade letteralmente a pezzi. Il generale aveva in sostanza dato un ultimatum: o si sistema l’edificio o i militari se ne vanno.
Immediata la reazione del Comune: stanziati 107 mila euro e a novembre assegnati con ordinanza i lavori definiti “urgenti” all’impresa Vallemme Costruzioni, pur lasciando in vendita l’immobile. Fino a oggi, però, pur essendo state montane le impalcature con teli tricolore, nessun operaio è stato visto al lavoro.
“Colpa del gelo”, ha assicurato di recente il vicesindaco Nicoletta Albano, quando le temperature erano sotto zero. Una situazione che certamente non fa piacere all’Arma ma che Albano non collega alla proposta di Carrosio: “Non mi risulta nulla per Carrosio. I lavori sulla nostra caserma, cessato il gelo, riprenderanno a breve. Il primo e secondo lotto sono già stati approvati. Non credo ci siano più parole da spendere in questa vicenda”.
Qualcosa da dire ce l’ha invece il sindaco di Voltaggio, Michele Bisio: “Se l’Arma, dopo il sopralluogo a Carrosio, dovesse accogliere quella proposta la caserma voltaggina sarebbe inevitabilmente a rischio data la distanza ravvicinata. In questo caso, sono pronto a incatenarmi davanti all’edificio pur di evitare questa evenienza. Per altro, il sindaco di Carrosio non ha detto nulla pur essendo i nostri due comuni nella stessa Unione Montana. È chiaro che tutto dipende da Gavi”.