Con quasi un anno di ritardo a causa del coronavirus, fra poche settimane riaprirà a Voltaggio l’ex ricovero di Sant’Agostino. Lo storico edificio alla fine del XIX secolo era diventato un ospizio per gli anziani soli e bisognosi del paese, in base a quanto disposto dalla Duchessa di Galliera. Per circa cento anni, la Fondazione Pio Istituto De Ferrari Brignole Sale di Genova ha rispettato questa volontà ma nel 1999 il ricovero aveva dovuto chiudere per varie ragioni. L’Asl aveva avviato la struttura psichiatrica Albachiara in un’ala dell’edificio ma nel complesso l’ex ricovero per quasi vent’anni è stato abbandonato.

La Casa Sant’Agostino

Il crollo è stato evitato solo grazie alla ristrutturazione conclusa dalla Fondazione in base all’accordo con il Cociv per ospitare nell’immobile gli operai del Terzo valico, operazione mai avvenuta che ha infatti indebitato la Fondazione stessa a causa dei mancati affitti previsti consorzio di imprese. Poi, finalmente, alla fine del 2019 si è fatta avanti la società Magnolia, costituita da nove soci, fra cui alcuni imprenditori voltaggini, che ha allestito gli spazi per ospitare venti anziani in quella che si chiamerà Casa Sant’Agostino. A partire da marzo sarà avviata l’attività e la volontà della Duchessa, almeno in buona parte, sarà rispettata: non ci saranno infatti posti gratuiti per gli anziani poveri di Voltaggio. In compenso, arriveranno alcuni posti di lavoro.