Cinque aree edificabili e poi boschi, prati e campi: la Fondazione Pio Istituto De Ferrari Brignole Sale mette in vendita il suo patrimonio immobiliare relativo a terreni edificabili e agricoli. L’ente che ha sede a Genova, creato per gestire i beni oggetto del lascito della Duchessa di Galliera a favore degli abitanti di Voltaggio, Fraconalto, Bosio e Parodi, ha pubblicato di recente un avviso esplorativo per raccogliere le cosiddette manifestazioni di interesse per le proprietà elencate, tutte situate tra Voltaggio e Fraconalto. L’obiettivo principale è rientrare dal debito causato dalla ristrutturazione dell’ex ricovero di Sant’Agostino, a Voltaggio. L’edificio era stato salvato dal crollo nel 2014, con una spesa di 1,7 milioni di euro ottenuta dalle banche, per la creazione di quarantasei alloggi per gli operai del Terzo valico ma il Cociv ha poi rescisso il contratto senza utilizzare l’immobile e senza quindi pagare l’affitto, tranne una caparra iniziale. Così, la Fondazione si è ritrovata esposta con le banche. Quest’anno, per altro, l’ex ricovero dovrebbe riaprire grazie a un gruppo di imprenditori locali, con la stessa destinazione iniziale.

Voltaggio, il prato di fronte alla Snam
Voltaggio, il prato di fronte alla Snam

Tra le aree edificabili messe in vendita, il terreno situato di fronte all’impianto della Snam (9.700 mq), dove all’inizio degli anni 2000 dovevano sorgere le nuove terme con un corollario di decine di villette, progetto poi ridimensionato nel 2009 dal Comune e mai avviato. Qui era stato anche previsto in seguito il campo base del Cociv. In vendita anche l’area di fronte all’oratorio di San Giovanni (8.700 mq), edificabile con un piano edilizio convenzionato, così come un terreno edificale a Fraconalto (9.500 mq), oltre ad altri lotti più piccoli a Voltaggio. Il resto, come si diceva, è un lungo elenco di boschi e di pascoli per centinaia di ettari in totale. Per le aree edificabili, nel caso non si faccia avanti nessuno, la Fondazione chiederà al Comune il ritorno alla destinazione agricola per ridurre la tassazione. Le manifestazioni di interesse devono essere presentate alla Fondazione entro il 15 giugno. Lo scorso anno la Fondazione aveva tentato di cedere la cascina Barlettine, a Voltaggio, con tutti i suoi terreni per 380 mila euro ma senza successo: all’asta pubblica che si è svolta nella sede dell’ente, a Genova, non si è fatto avanti nessuno. Altri beni sono stati venduti in passato a prezzi molto ribassati. La Fondazione a Voltaggio è proprietaria anche dell’edificio che ospita le scuole e di altri storici edifici.