Serravalle. I Carabinieri arrestano l’autore del tentato omicidio della compagna.

L’aveva colpita al fianco con un coltello da cucina.

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Carabinieri

Tutto parte dalla telefonata che ieri 9 agosto una donna ha fatto alla Centrale Operativa del 112 dicendo d’avere un coltello conficcato nel fianco. L’indirizzo è Ca’ del Sole di Serravalle Scrivia.

I Carabinieri di Serravalle ntervenuti immediatamente  hanno trovato effettivamente una giovane riversa al suolo, con un coltello da cucina penetrato fino all’impugnatura nel fianco sinistro, molto sofferente ma vigile e cosciente, che chiedeva aiuto. Accanto a lei, intenti a soccorrerla, il fratello e il fidanzato con cui conviveva, un 33enne marocchino irregolare, pluripregiudicato, in quel momento in regime di detenzione domiciliare in quell’abitazione. Dopo le prime cure sul posto del personale del 118, la giovane è stata trasportata in ambulanza all’ospedale di Novi Ligure, dove è stata operata d’urgenza, subendo l’asportazione della milza.  E’ in prognosi riservata ma non in pericolo di vita. Nel frattempo, i carabinieri hanno  le prime informazioni per riscostruire l’evento, a cui aveva assistito il solo fidanzato, che ha raccontato che si è trattato di un incidente domestico. Tuttavia il fratello, chiuso in un’altra stanza, ha riferito di avere udito una lite e una richiesta di aiuto della sorella, così come il padre, che abita nell’appartamento sottostante. L’attenzione degli investigatori si è concentrata quindi sul tipo di coltellata inferta alla giovane, assolutamente incompatibile con un incidente domestico. Infatti, la posizione dell’impugnatura del coltello, la direzione di penetrazione della lama nel costato e la violenza del colpo, con il coltello completamente affondato fino all’impugnatura, lasciavano pensare a un atto volontario. Il coltello da cucina, sequestrato presso l’Ospedale di Novi dopo essere stato estratto dai sanitari, ha una lama seghettata lunga ben 11,5 centimetri.

I due conviventi da tempo avevano rapporti problematici, come confermato dai numerosi interventi effettuati dai Carabinieri per accese liti, scoppiate poco dopo l’arrivo del marocchino presso l’abitazione della giovane.

Al termine dell’attività di indagine, il quadro probatorio indica le responsabilità del fidanzato. Pertanto il 33 marocchino è stato arrestato per tentato omicidio e trasferito al carcere di Alessandria.

L’uomo, che si trovava dal dicembre 2020 in regime di custodia cautelare per un tentato omicidio commesso nel gennaio 2018 – quando a Novi Ligure, durante una lite, aveva colpito con vari fendenti un’altra persona ed era poi stato arrestato dai carabinieri – dal luglio 2021 era stato sottoposto anche alla detenzione domiciliare dal Tribunale di Sorveglianza per un residuo di pena scadente nel maggio 2022, per reati in materia di stupefacenti, violenza a Pubblico Ufficiale, rissa, lesioni, furto, rapina, danneggiamento, vilipendio alla Repubblica, falso e reati legati al suo status di irregolare. Nell’aprile 2017, il marocchino aveva anche aggredito due carabinieri tentando di accoltellarli e, dopo essersi dato alla fuga, aveva tentato di fare irruzione nella caserma di Novi Ligure, forzando il portone d’ingresso, prima di essere bloccato dai carabinieri. Nonostante sia destinatario di numerosi ordini di espulsione, il 33enne non ha mai ottemperato a lasciare il territorio nazionale.