Sei associazioni hanno scritto a una ventina di sindaci e a numerosi rappresentanti di altri enti locali per chiedere trasparenza sull’organizzazione della Sei Giorni internazionale di enduro in programma tra fine agosto e inizio settembre del 2020 tra l’Oltrepò Pavese e l’alta Val Curone. Nel territorio alessandrino sarà interessato soprattutto il Comune di Fabbrica Curone ma la lettera, firmata da Legambiente Lombardia, Legambiente Voghera Oltrepò, Comitato per il territorio delle Quattro Province, Cai Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, associazioni Chi Cerca Crea, Oltre le Strette, Progetto Ambiente e Iolas e dall’Anpi di Zavattarello, è stata inviata anche ai sindaci di Gremiasco, San Sebastiano Curone, Brignano Frascata, Momperone, Pozzol Groppo, Volpedo, Monleale, Montemarzino, Casasco, Dernice, Montacuto oltre al presidente della Provincia. Questo perché, scrivono i firmatari, il 4 marzo scorso gli organizzatori dell’evento, in particolare i moto club di Asti e Pavia, hanno comunicato alla stampa di aver ottenuto dalle autorità locali “il loro appoggio” e che i medesimi “accoglieranno con favore questa avventura planetaria”. Le associazioni chiedono agli amministratori locali di “informare i mass media e la pubblica opinione circa lo stato attuale e i futuri sviluppi delle discussioni intercorse e degli impegni assunti sull’evento; garantire ai cittadini l’accesso alle informazioni in possesso di ciascun ente e rendere operativi anche in questo frangente tutti gli strumenti di partecipazione”.

Le associazioni temono che l’evento sportivo non sia conciliabile con l’indirizzo che i territori interessati hanno scelto sul turismo sostenibile. È infatti previsto che per “ognuno dei sei giorni di competizione, gli organizzatori dovranno allestire un tracciato, in larghissima misura non asfaltato, con lunghezza che potrà sfiorare i 200 chilometri, interessando in tal modo l’esistente viabilità agro silvo pastorale, i sentieri, le aree boscate, i pascoli”. Per questi percorsi nel verde, ricordano i firmatari della lettera, gli enti locali hanno stanziato fior di soldi: “In Piemonte con il Psr 2014-2020 sono stati stanziati circa 400 mila euro per l’itinerario sentieristico “La via dei campioni: tra natura e mare”, che include l’alta val Curone, con il vincolo secondo cui i sentieri stessi debbono “essere interdetti alla fruizione con mezzi motorizzati”. Altri 50 mila euro sono stati destinati al ripristino delle strade interpoderali del Comune di Fabbrica Curone. Le associazioni hanno quindi lanciato una campagna di informazione e di stimolo nei confronti degli amministratori pubblici dal titolo “No moto, sì moto”, con la quale puntano a spingere i sindaci a far rispettare le regole sull’organizzazione delle competizioni fuoristrada sul territorio.