Nel marzo nel 2022 la Regione annunciava un piano straordinario per la riduzione delle liste d’attesa ma ancora oggi si devono attendere ben 7 mesi per un’ecografia negli ospedali della provincia di Alessandria. Una situazione che costringe a rivolgersi ai privati anche perché le strutture convenzionate con l’Asl nel Novese c’è posto solo tra due mesi.  Chi ha cercato di prenotare l’esame, un’ecografia scrotale, presso le strutture pubbliche, chiamando al telefono centro unico di prenotazione (Cup) della Regione, è rimasto di sale: in provincia di Alessandria c’è posto il 7 agosto. C’è però la possibilità del 16 febbraio, ma a Ivrea, a 120 chilometri, dopo oltre un’ora di viaggio. Chiamando invece gli ambulatori privati convenzionati, come si diceva, si deve attendere marzo. L’ultima possibilità è pagare interamente la prestazione, 60 euro, nella stessa struttura ma privatamente: in questo caso si devono attendere solo 7 giorni. La Regione, per spiegare questo grave disservizio, ricorda che tutto dipende dalle agende dei vari ospedali e quindi dalla disponibilità o meno dei posti in quel momento per quello specifico esame. Per alcuni esami, come mammografia e visita cardiologica di primo accesso, ricordano da Torino, è già in sperimentazione la presa in carico attiva: se l’appuntamento non è subito disponibile il cittadino non dovrà più richiamare il Cup, ma sarà avvisato direttamente con un sms non appena disponibile data e ora, “entro i tempi previsti dalla classe di priorità dell’impegnativa, nel Quadrante di competenza del cittadino, presso i centri pubblici e privati accreditati”.