“Se Crbm non accoglie le richieste dei bosiesi sull’acquedotto cosa farete?“. E’ stata la domanda posta dal pubblico che ha fatto scoprire le carte alle due liste candidate alle elezioni comunali della prossima settimana. Ieri sera, 31 maggio, nel salone parrocchiale di Bosio, “La Voce di Bosio”, guidata da Giovanni Alessandro Ferettino, e “Tutti insieme per Bosio”, che candida Franco Merlo, si sono confrontate sul tema del progetto presentato dalla Comuni riuniti Belforte Monferrato (Crbm), approvato dall’amministrazione attuale ma contestato dall’associazione Amici dell’Acquedotto di Bosio poichè, nella sua prima versione, lasciava al paese solo il 28% dell’acqua mentre il resto finiva a Mornese, Montaldeo e Casaleggio Boiro. L’intervento punta a potenziare la condotta costruita 30 anni fa da Capanne di Marcarolo per risolvere i gravi problemi idrici dei bosiesi. L’ultima versione va nella direzione auspicata dai cittadini ma mancano ancora in particolare alcune garanzie tecniche ed economiche, considerate fondamentali, per esempio sulle valvole da utilizzare per rispettare la prescrizione imposta dall’Ato6, cioè la priorità dell’acqua a Bosio. Crbm ha rinviato ogni decisione a dopo le elezioni e il confronto di ieri, richiesto dalla lista “Tutti insieme per Bosio”, nata intorno all’associazione Amici dell’acquedotto, è stato utile per chiarire le due posizioni sul tema: nel suo programma elettorale anche “La Voce di Bosio” dice infatti di essere pronta a portare avanti le istanze dei cittadini per migliorare il progetto. Le differenze sono emerse soprattutto nella risposta alla domanda arrivata dal pubblico: “Se Crbm procederà senza inserire le ulteriori richieste nel progetto, una volta eletti cosa farete?“. Per “La Voce di Bosio” ha risposto il candidato consigliere Giancarlo Luigi Franchini: “C’è da rispettare la scadenza dei lavori a fine 2025, altrimenti si torna al vecchio progetto del 2021. Per noi sarà prioritario finire l’acquedotto anche se le richieste dei bosiesi non verranno accolte“. La risposta della lista “Tutti insieme per Bosio” è arrivata da Giampaolo Ghio: “Noi porteremo la questione di fronte ai bosiesi e con loro decideremo cosa fare, tenendo conto che la prima versione del progetto non è fattibile poichè non rispetta le prescrizioni dell’Ato6 sulla priorità dell’acqua per Bosio“.