Nonostante le reazioni avverse e gli effetti collaterali, derivati dai “vaccini” anti-covid, recentemente ammessi dalla stessa casa farmaceutica che alcuni vaccini ha prodotto, la Regione Piemonte e, non è sola, torna a instillare nelle persone l’opportunità di vaccinarsi. La vaccinazione non è più obbligatoria per nessuno quindi, è libero arbitrio aderire, oppure chiuderla lì, senza neppure dire “no grazie”.

In un comunicato la Regione scrive che i  cittadini che intendono vaccinarsi da domani possono manifestare la propria adesione sul sito “ilPiemontetivaccina.it”. Una possibilità in più accanto a quella di rivolgersi ai medici di medicina generale, ai pediatri e alle farmacie presenti sul territorio e aderenti alla campagna vaccinale.

Dallo stesso comunicato, riprendiamo alcune parole del presidente della Regione Alberto Cirio e dell’assessore alla Sanità Luigi Icardi che con enfasi dichiaratoria ricordano che: “Il Piemonte è la regione che ha fatto il più alto numero di terze, quarte e quinte dosi e oggi vogliamo dedicare la stessa attenzione alle categorie più esposte”.

Tant’è che, se si è convinti che il “vaccino”, già messo in discussione da più parti, sia opportuno, si può aderire cliccando sul pulsante “Manifesta l’adesione” si accederà al “Modulo di preadesione annuale 2023/24”: il cittadino dovrà selezionare il box “Confermo di appartenere ad una delle categorie per le quali è raccomandato il vaccino” accanto al quale è riportata nuovamente l’informativa sulle categorie destinatarie del vaccino stesso. Non riportiamo tutta la filippica, chi è interessato potrà leggerla sul sito della Regione Piemonte.