Chiederò gli atti alla Regione”: il presidente uscente delle Aree protette dell’Appennino Piemontese, Dino Bianchi, come annunciato vuole vederci chiaro sull’esclusione della sua candidatura per un secondo mandato alla guida dell’ente dopo questi ultimi tre anni. La motivazione della bocciatura della domanda, secondo quanto emerso giovedì scorso a Lerma, durante l’assemblea della Comunità delle aree protette, sarebbe una firma non riconosciuta come sua, in calce a uno dei documenti. Situazione simile per l’ex presidente dell’allora Parco Capanne di Marcarolo Gianni Repetto: per lui la domanda sarebbe stata respinta poiché ha già ricoperto per due volte l’incarico, dal 2001 al 2011, ma la legge che stabilisce questa regola è entrata in vigore nel 2014. Anche Repetto ha fatto sapere che si rivolgerà a un legale e che quindi chiederà gli atti alla Regione per conoscere anch’egli le motivazioni ufficiali dell’esclusione. Alla guida dell’ente i sindaci hanno designato il vicepresidente uscente Danilo Repetto, unico noto rispetto agli altri due candidati rimasti in lizza, del tutto estranei al territorio.

Dino Bianchi, presidente uscente del Parco dell’Appennino Piemontese

A tal proposito, Giuseppe Benasso, sindaco di Voltaggio, che nei mesi scorsi aveva sostenuto la candidatura di Gianni Repetto, spiega: “Ho sostenuto che le decisione dell’Amministrazione comunale di Voltaggio non sono ispirate da posizioni preconcette, ma da pragmatismo, per cui, pur avendo proposto in precedenza Gianni Repetto, davanti a una terna composta da Danilo Repetto e due estranei, il voto non poteva andare che a Danilo Repetto”. Il primo cittadino voltaggino spiega inoltre che, rispetto alla designazione dei consiglieri, “non eravamo tutti d’accordo, in quanto, tra gli agricoltori, Gavi, Voltaggio e l’Unione montana dell’Alta Val Lemme hanno espresso preferenza per Mazzarello di Mornese. Blindato il voto per l’ambientalista, unico candidato del settore. Comunque, anche questa volta ho espresso la piena insoddisfazione dell’Amministrazione di Voltaggio per la gestione del Parco nel quinquennio 2014/19, tanto che per due volte l’assessore regionale Carosso, al quale l’avevo già manifestata via mail il mese scorso, mi ha espresso pubblicamente la speranza che nell’assemblea dell’anno prossimo le mie posizioni siano cambiate”. Domani, giovedì 12 dicembre, alle 18,30, a Bosio, si terrà l’ultimo Consiglio dell’Appennino Piemontese di questo mandato. È possibile che Bianchi si tolga qualche sassolino dalle scarpe.