“Giancarlo Ariano ha portato l’etica nel mondo del nostro vino”.

Walter Massa ricorda così l'ex titolare del Podere Saulino, azienda storica del Gavi docg, fra i primi a imbottigliare il vino in nome della qualità del prodotto. Stamattina i funerali a Novi Ligure

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Ha portato l’etica nel mondo del vino della nostra provincia”. Walter Massa, il celebre vignaiolo di Monleale, ricorda così Giancarlo Ariano, scomparso a 84 anni, salutato per l’ultima volta stamattina nella chiesa di Pietro a Novi Ligure. Nato ad Alba, era arrivato nel Novese alla fine degli anni Cinquanta: faceva l’enologo a Basaluzzo, nella cantina “La Castellana”, come ricorda qualcuno non molto apprezzata dal punto di vista della qualità dei suoi vini. Ariano, invece, aveva fatto della qualità del prodotto una regola. Dopo l’esperienza di diversi anni alla Inga di Serravalle Scrivia, produttrice di grappe e del famoso amaro Gambarotta, nel 1970 decise di scommettere sul Gavi, acquistando il Podere Saulino, azienda nel territorio di Novi Ligure.

Giancarlo Ariano

Fu tra i primi a imbottigliare il suo vino, puntando sulla qualità quando in molti lavoravano in tutt’altra maniera, preferendo vendere il mosto agli imbottigliatori e magari pure a qualche trafficone, come emerso negli anni Ottanta con lo scandalo del metanolo. Ariano per trentaquattro anni è stato il responsabile dell’azienda insieme alla figlia Ornella, poi nel 2014 la decisione di cedere la tenuta, con circa dieci ettari di vigneto, alla Fratelli Martini di Cossano Belbo, già proprietaria di aziende locali come La Toledana e Castel di Serra. Prima aveva contribuito anche alla creazione della denominazione di origine del Gavi e, vent’anni dopo, del Consorzio di tutela. Walter Massa, suo grande amico, dice: “Ariano ha portato l’etica nella produzione del vino nella nostra provincia: “Il vino si fa solo con l’uva”, diceva, frase tutt’altro che banale che dava fastidio a certi potentati del settore. Con la sua scelta di imbottigliare il vino ha contribuito a creare ricchezza facendo crescere il prezzo del Gavi e aprendo la strada ad altre aziende vitivinicole che si sono in seguito moltiplicate. È stato un uomo che ha saputo costruire, investendo soldi e saperi nel Podere Saulino ma, curiosamente, non ha mai avuto il ruolo che avrebbe meritato”. Giancarlo Ariano oltre vent’anni fa è stato tra i fondatori del Lions Club Gavi e Colline del Gavi, di cui è stato anche presidente tra il 1999 e il 2000.