“Posso prendere solo un impegno politico”: così il vicesindaco di Bosio, Marco Ratti, ha risposto all’associazione Amici dell’acquedotto di Bosio rispetto alla proposta di utilizzare 150 mila euro di fondi dell’Imu sulle dighe del Gorzente per migliorare il progetto di potenziamento dell’acquedotto comunale approvato dalla Comuni riuniti, di cui fa parte il Comune. Giovedì scorso l’amministrazione comunale ha convocato un’assemblea nel salone parrocchiale per spiegare come intende spendere la prima rata (955 mila euro) versata da Iren, gestore delle dighe che nei mesi scorsi ha transato con il Comune il pagamento di 2,8 milioni di euro di Imu. Ratti ha spiegato, come già annunciato in passato, che il primo intervento riguarderà la riduzione dell’Imu sulle case e l’azzeramento dell’addizionale Irpef. Quest’ultima imposta era stata istituita dopo che la Corte dei conti aveva fatto emergere un “buco” di bilancio relativo all’Imu: il Comune aveva inserito circa 300 mila euro in attivo prima che la Cassazione imponesse a Iren di pagare l’Imu arretrata in base al ricorso presentato dall’Agenzia del Territorio. Ratti ha poi aggiunto che il Comune, entro le elezioni di giugno, intende sistemare tra l’altro, il parco giochi, lo spogliatoio del campetto da calcio e la cucina della pro loco in piazza e i giochi della frazione di Santo Stefano. Altri fondi andranno alla scuola per far iscrivere altri bambini provenienti da altri paesi, attraverso la riduzione della retta per la mensa. Gli Amici dell’acquedotto di Bosio, con il presidente Marco Branchellini, ha proposto una lunga serie di interventi per migliorare il paese, tra le quali una variante al progetto di potenziamento dell’acquedotto “per garantire la fornitura di acqua necessaria ai bosiesi”, intervento che la Comuni Riuniti condivide ma per la quale non ha i fondi. L’associazione sottolinea che i Comuni di Mornese e Montaldeo “hanno deciso di fare investimenti a tutela della loro popolazione facendosi carico di parte consistente dei costi del progetto di variante della Comuni riuniti”, quindi anche Bosio potrebbe fare altrettanto. Il vicesindaco ha però risposto che l’amministrazione uscente “può fornire solo un impegno politico” essendo vicine le elezioni comunali, lasciando comunque intendere di non condividere la proposta poiché si “darebbero soldi alla Comuni riuniti e quindi non si potrebbero utilizzare per ridurre l’Imu e azzerare l’addizionale Irpef”. Branchellini ha ricordato che i 150 mila euro andrebbero all’acquedotto che è del Comune. Il 17 dicembre, nello stesso salone, gli Amici dell’Acquedotto hanno convocato un’assemblea sul progetto di potenziamento della condotta idrica.
Bosio, i cittadini: i soldi di Iren per migliorare l’acquedotto. Il Comune: “Meglio ridurre le tasse”.
L’amministrazione comunale ha spiegato come intende spendere i primi 950 mila euro arrivati dall'Imu sulle dighe del Gorzente.