Il nuovo piano industriale del Cit non piace all’amministrazione comunale novese, che ha ribadito di non dover pagare quanto deve al consorzio di trasporto, sempre più vicino al fallimento. È quanto è emerso dalla seduta della commissione consiliare che si è svolta ieri, 2 luglio, in municipio a Novi Ligure. L’amministratore del Cit, Silvio Mazzarello, si è scontrato con la maggioranza di centrodestra, che lo ha nominato amministratore unico, sul piano industriale redatto dal commercialista Sandro Tortarolo. In particolare, è stato il segretario generale del Comune, Pier Giorgio Cabella, a bocciare il documento, sostenendo che contiene errori rispetto alla legge Madia, soprattutto perché prevede cinque anni, fino al 2024, in sostanza per arrivare al riequilibrio del bilancio, anziché tre. Nel documento si chiedono ovviamente altri soldi ai Comuni soci per ripianare i debiti e anche garanzie sugli investimenti, più che mai necessari. Sulla questione dei soldi, il consigliere Lucia Zippo (M5s) ha ricordato che il viceprefetto Paolo Ponta, nell’ultima riunione ad Alessandria, ha evidenziato che “i soci devono pagare quanto dovuto poiché il Cit ha fornito il servizio e ci sono accordi in tal senso”. Il segretario Cabella ha invece ribattuto che “i soci e in particolare Novi, non devono pagare finché il piano non verrà approvato dai Consigli comunali”.

Il municipio di Novi Ligure

Non solo: se il Consiglio novese approverà il documento, Pier Giorgio Cabella non darà il suo parere di legittimità e quindi la deliberà non sarà valida. Una tesi confermata da Roberto Moro, dirigente dei Servizi finanziari del Comune. Le opposizioni hanno sollecitato l’amministrazione comunale a prendere una decisione. “Dovete dire chiaramente – ha detto Zippo – se non volete salvare il Cit”. L’opposizione tarata Pd dice: “La posizione illustrata da Mazzarello è stata chiara: il Cit può essere ancora salvato se in tempi rapidissimi i Comuni soci (tra cui ovviamente Novi) approveranno un nuovo piano industriale e se forniranno le risorse necessarie per superare questo momento di estrema difficoltà finanziaria. In alternativa, il rischio è che nei prossimi giorni, non mesi, il Cit non solo non abbia i soldi per pagare gli stipendi, ma neppure per il carburante dei mezzi o le coperture assicurative. Il nuovo piano industriale è stato diffuso soltanto ieri. Dovremo approfondirlo al più presto. Verrà discusso a breve anche dal Consiglio comunale, ma la posizione in merito del Sindaco Cabella non è stata per nulla chiara. Se il piano dovesse saltare purtroppo non resterà da fare altro che portare in tribunale i libri dell’azienda. L’assemblea di approvazione del bilancio del Cit è fissata tra dieci giorni, il 14 luglio, i tempi sono quindi strettissimi”. Il sindaco, Gian Paolo Cabella, ha annunciato di voler chiedere un parere legale ma se fra quindici giorni non sarà pagata l’assicurazione i bus si fermeranno. Alla seduta hanno assistito anche numerosi lavoratori e sindacalisti