Dall’Italia all’Argentina, in viaggio con la famiglia di Papa Francesco.

Questa sera alle 21, al Palavittoria a Cabella Ligure.

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Nell’ambito di “Fuori Festival”, la manifestazione ideata a Cabella Ligure per celebrare il “2024 – Anno delle Radici italiane nel mondo”, questa sera alle 21, al Palavittoria sarà proiettato il docufilm “Il Nostro Papa”, per ricordare a turisti e viaggiatori delle Radici che a Teo, una piccola frazione di Cabella Ligure, nel 1887 è nata Maria Gogna, la nonna materna di Papa Francesco, partita con la famiglia per l’Argentina agli inizi del ‘900.

Il docufilm, già trasmesso da Rai Uno il 25 dicembre 2020, sarà commentato da Massimo Minella, giornalista di Repubblica e scrittore, che ha ricostruito il viaggio dei Bergoglio in un libro diventato anche racconto teatrale. Un lavoro ricco di contributi forniti dai più importanti centri di documentazione italiani e argentini, dal Cisei al Cemla. Il viaggio viene raccontato in ogni minimo dettaglio, dall’arrivo alla Stazione Marittima alla sala d’imbarco fino alla navigazione. Attraverso il film storia della famiglia Bergoglio diventa anche il paradigma di un Paese che cerca altrove il suo riscatto. Un viaggio nella storia che ancora ci sorprende e ci spinge a indagare sul nostro passato, trovando chiavi di lettura utili a leggere anche il nostro futuro.

La rassegna cabellese è stata denominata Fuori Festival per evidenziarne il legame con il Festival sulle emigrazioni 30 Giorni di Nave a Vapore, intitolato a Carlo Repetti che si tiene a Cabella Ligure con cadenza biennale. L’estate scorsa, nel corso della seconda edizione, è stato inaugurato il CDE – Centro documentale e Mostra permanente sull’emigrazione dalla Val Borbera.

Il CDE con le sue oltre 100 biografie di emigrati locali consultabili internamente e le numerose storie familiari esposte, documentate da foto, lettere documenti ed oggetti d’epoca, è una realtà consolidata nel panorama delle istituzioni valborberine e riceve visitatori da ogni parte d’Italia nonché di molti parenti di emigrati che fanno ritorno a visitare i paesi d’origine delle proprie famiglie.

Il CDE è visitabile prenotando ai numeri 3491298116 e 3400061421.

Il punto di forza del nostro progetto che si è aggiudicato il finanziamento del Turismo delle radici – spiega la sindaca Roberta Daglio – è costituito proprio dal CDE e dalle storie in esso contenute. I musei dell’emigrazione hanno infatti un’importanza cruciale per la comprensione della storia delle migrazioni italiane offrendo uno spaccato di vita sulle esperienze e le conquiste delle persone che hanno lasciato le proprie terre d’origine in cerca di una vita migliore. Il CDE, oltre ad attirare  turisti e visitatori locali, sarà inserito in un circuito di turismo internazionale rivolto ai discendenti degli emigrati che desiderano conoscere le proprie radici italiane”.

L’ingresso alla proiezione è gratuito.