In poco più di una settimana la petizione voluta dal sindaco di Carrega Ligure, Marco Guerrini, per spingere la Regione ad approvare al più presto l’istituzione del Parco naturale Alta Val Borbera ha già superato le 500 adesioni. Il primo cittadino aveva lanciato sul web la raccolta firme il 18 dicembre, chiamando a raccolta non solo i residenti del piccolo comune ma tutti coloro che amano il territorio dell’alta Val Borbera e credono in suo rilancio grazie alla creazione di un’area protetta, “la più grande opportunità di rilancio turistico-economico-sociale e di conservazione ambientale che sia mai stata data finora”, come la definisce il giovane primo cittadino. Carrega soffre infatti da decenni di uno spopolamento costante e non si vedevano, almeno fino al progetto lanciato dall’amministrazione comunale, vie d’uscita che potessero fermare questo fenomeno, causato anche dai forti disagi in termini di servizi che interessano il Comune montano. Il progetto della nuova area protetta, che porterebbe turisti e attività economiche a Carrega e non solo se ben gestito, riguarda tutto il territorio comunale ed è già stato approvato sia dal Consiglio comunale di Carrega sia dalle Aree protette dell’Appennino Piemontese (l’ex Parco Capanne di Marcarolo), che gestirà il Parco e che sta già gestendo il sito di importanza comunitaria dei monti Antola e Carmo e Legnà, istituito a Carrega e in alcuni Comuni limitrofi nel 2007 per tutelare solo alcune specie animali e vegetali.

La chiesa di Reneuzzi, uno dei paesi abbandonati di Carrega (foto da Facebook).

L’area interessata sarà di 3.200 ettari con altri 2 mila di pre-parco dove sarà possibile la caccia, consentita solo ai residenti e com prenderà ovviamente anche i paesi abbandonati della valle dei Campassi, tra cui Reneuzzi (nella foto). “Una decina di adesioni – dice il sindaco – sono arrivate perfino il giorno di Natale. Per ora la maggior parte sono residenti e possessori di seconde case, ma abbiamo raccolto anche il sostegno del comitato per il territorio delle Quattro province, delle Aree protette dell’Appennino Piemontese, di personalità politiche regionali, provinciali e locali, di produttori locali e di tanti appassionati frequentatori della zona. Bisogna però fare ancora tanta strada”. Guerrini punta a far crescere il numero di adesioni per dimostrare alla Regione la volontà del territorio di avere il parco naturale al più presto. Il sindaco ha dato appuntamento a giugno 2018, cioè a un anno dal voto del Consiglio comunale. Su Facebook ha intanto annunciato la pubblicazione a breve di “una panoramica in pillole delle prospettive e delle possibilità che l’istituzione del Parco Naturale Alta Val Borbera offrirà al territorio”.

L’indirizzo al quale inviare la mail è [email protected].

L’appello è pubblicato su Facebook e sul sito del Comune.