“Il lupo non ha più bisogno di essere una specie protetta”

Presentato in Commissione del Consiglio regionale l'esito del progetto Lifewolfalps

0
408
 AGGIORNAMENTO: secondo la zoologa Laura Scillitani il lupo passerebbe da “specie strettamente protetta” a “specie protetta “: Oggi, la convenzione ha classificato il lupo come specie “strettamente protetta”. La proposta UE, adottata ieri, è declassarlo a “specie protetta”. La modifica entrerà in vigore tra tre mesi, a meno che almeno un terzo delle Parti della Convenzione di Berna del Consiglio d’Europa non si opponga bloccando la proposta. Se a opporsi a questa decisione sarà meno di un terzo delle Parti, la decisione entrerà in vigore solo per i Paesi che non hanno espresso obiezioni. La Commissione Europea potrà quindi nei prossimi mesi proporre un adeguamento del regime di protezione del lupo nell’ambito della Direttiva Habitat, abbassando anche qui il livello di tutela attuale. Nel testo della proposta UE si legge che l’adattamento del livello di protezione servirà a garantire una maggiore flessibilità nella gestione delle crescenti conflittualità socio-economiche, ma che «l’adozione di sistemi di prevenzione dei danni resterà essenziale per garantire una coesistenza tra umani e grandi carnivori sostenibile». Il testo riconosce inoltre che, malgrado il lupo sia in netta ripresa, restano minacce alla sua conservazione quali il bracconaggio e l’ibridazione con il cane (…) ” Scienza in rete, I numeri dei grandi carnivori in Europa $ dicembre 2024.

La professoressa Francesca Marucco dell’Università di Torino, Coordinatrice Scientifica dell’Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime, ha presentato il progetto internazionale che coinvolge Italia, Francia, Austria, Slovenia e Svizzera con lo scopo di migliorare il rapporto di convivenza tra uomo e lupo e organizzare sistemi di prevenzione dei problemi che questo comporta.
“Abbiamo elaborato una mappa della presenza dei lupi nelle sei nazioni alpine, con il lavoro di più di mille persone ne sono stati censiti 846, di cui 680 nella zona ovest delle Alpi (ma bisogna tener conto che si spostano), il trend della popolazione è stato monitorato e documentato in crescita nel 2023-2024 soprattutto in Piemonte e in Lombardia ma prevediamo che la loro presenza rimarrà stabile nei prossimi decenni. Il progetto Life – ha proseguito la professoressa Marucco – ha avviato per la prima volta un sistema di governance comune nei vari Stati che ora lavorano con gli stessi protocolli con soluzioni complementari al PSR e una programmazione a lungo termine. Il progetto in Italia ha coinvolto diverse istituzioni e professionalità: parchi, Carabinieri forestali, veterinari della Asl, unità cinofile antiveleno, cacciatori, allevatori. Per informare i cittadini abbiamo fatto anche parecchi incontri sul territorio e nelle scuole che hanno riscosso grande interesse”
All’audizione hanno partecipato anche: Piermario Giordano, Luca Gautero, Elisa Avanzinelli, Marta De Biaggi, Arianna Menzano del Parco Alpi Marittime, Luca Marello Parco Alpi Cozie, Andrea De Giovanni Parco Appennino piemontese, il tenente colonnello Andrea Baldi dei Carabinieri forestali del Parco della Val Grande.
Sono intervenuti per chiarimenti e domande i consiglieri: Sarah Di Sabato (M5s), Alberto Unia (M5s), Gianna Gancia (Lega)