Alessandro Rivali con Anna Cavo

Successo per le presentazioni in Val Lemme del libro “Il mio nome nel vento” edito Mondadori e scritto da Alessandro Rivali, giornalista e scrittore. Nelle scorse settimane l’opera è stata presentata a Gavi e Voltaggio. In 264 pagine l’autore racconta la vicenda della sua famiglia, che nel romanzo prende il cognome Moncalvi, trasfigurazione letteraria che Rivali si concede per poter descrivere in maniera romanzata l’epopea familiare, in mezzo a tanti eventi storici e vicende umane, in un periodo del Novecento che va dalla metà degli anni Trenta al secondo Dopoguerra. Una famiglia in fuga da Barcellona dopo lo scoppio della guerra civile verso Genova, e più precisamente nelle colline del Gavi, dove l’obiettivo sarà tentare di ricostruirsi una vita. Tutta la vicenda è raccontata da Gutin, Augusto il fratello più piccolo, l’io narrante che cela dietro la propria semplicità narrativa tutta l’abilità dell’autore di trasmettere emozioni e poesia ma anche pagine di storia importanti come l’eccidio della Benedicta, avvenuto nel 1944. La scelta dolorosa di abbandonare un’attività avviata, quella gastronomica, di Barcellona per intraprendere un cammino nuovo verso l’Italia, porterà i Moncalvi ad affrontare uno spaccato di vita in cui l’unità della famiglia sarà al centro di tutta la vicenda. Durante la presentazione a Gavi, alcuni passi del libro letti da Anna Cavo con abile maestria, hanno permesso all’autore di spiegare e approfondire gli aspetti, le motivazioni e l’ispirazione legata al testo oltre che coinvolgere il pubblico in un’attenta analisi, anche introspettiva, dei fatti raccontati. Alessandro Rivali, classe 1977, direttore della Casa editrice Ares ha al suo attivo libri di poesie come “La Riviera del Sangue” (Mimesis, 2005), “La Caduta di Bisanzio” (Jaca Book, 2010), “La terra di Caino” (Lo Specchio Mondadori, 2021, Premio Dessì e Premio Lerici Pea), nonché libri intervista “Giampiero Neri. Un maestro in ombra” (Jaca Book, 2010) e “Ritorno ai classici. Una Conversazione con Giampiero Neri” (Ares, 2020). Ha curato inoltre le lettere inedite di Eugenio Corti dal fronte russo, “Io ritornerò” (Ares, 2015), mentre “Ho cercato di scrivere Paradiso” (Mondadori, 2018) raccoglie le sue conversazioni con Mary de Rachewiltz, figlia di Ezra Pound.