Secondo le Aree protette dell’Appennino Piemontese il nastro trasportatore del Terzo valico, a cavallo del Lemme e della strada provinciale 160, a Voltaggio, si può fare. I tecnici dell’ente di Bosio hanno dato parere favorevole dal punto di vista ambientale all’opera annunciata da anni, che collegherà il cantiere Val Lemme con l’ex cava Cementir, deposito dello smarino del Terzo valico, situato nel sito di importanza comunitaria “Capanne di Marcarolo”, gestito dall’Appennino Piemontese. Finora le rocce scavate dal vicino cantiere sono state trasportate via camion nella ex cava, così come avviene dagli altri cantieri del Terzo valico. Il prossimo anno, si presume, le quantità scavate a Voltaggio aumenteranno, per questo è stato previsto il nastro trasportatore previsto già nel progetto definitivo del 2006.

Il cantiere Vallemme a Voltaggio

Il giudizio dell’Appennino Piemontese ha riguardato in particolare la creazione, all’interno della ex cava, di un’area di deposito temporaneo dello smarino, prevista in cemento. L’ente, nel dare un giudizio positivo alla valutazione di incidenza (cioè lo studio che valuta le ricadute ambientali del progetto), ha richiesto che l’area venga “interamente riqualificata dal punto di vista ambientale, prevedendo la rimozione dell’impermeabilizzazione e dei manufatti in cemento e l’applicazione di tecniche di ingegneria naturalistica al fine di consolidare il terreno”. L’impermeabilizzazione dell’area è necessaria poiché la rocce scavate dovranno essere analizzate prima di essere abbancate nel deposito di smarino in fase di realizzazione. L’ex cava di marna da cemento arriverà a contenere fino a oltre 1,5 milioni di metri cubi di materiale. Il sito è finito nel mirino delle associazioni ambientaliste per la distruzione di una zona umida dove vivevano numerose specie animali.