In un clima blindato Cantalupo Ligure ha ricordato il partigiano Fiodor

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Ottant’anni fa, il 2 febbraio del 1945, moriva Fedor Poletaev, Fiodor, ucciso dalle pallottole di soldati di Hitler. Oggi 2 febbraio 2025, come da tanti decenni, in questa giornata è stato ricordato il suo gesto eroico che ha permesso la vittoria dei partigiani. Ecco, questo dovrebbe essere per tutti il 2 febbraio, un giorno dedicato a Fiodor.

La notte scorsa, qualche bontempone ha tentato di trasformare la ricorrenza in una questione politica, schierandosi senza capire la ragione di questa data, in una questione politica. Nei pressi del monumento dedicato a Fiodor sono apparse scritte insultanti nei confronti della Russia, prese di posizione che nulla hanno a che fare con l’eroe, decorato con la Medaglia d’oro per aver contribuito a difendere in nostro Paese.

Tuttavia, sotto lo sguardo attento di un eccezionale dispiegamento di forze dell’ordine, la manifestazione si è svolta in modo pacifico, manifestazione alla quale hanno partecipato tante persone e pochi amministratori locali. Va segnalata la presenza della Provincia, dei sindaci di Cabella Ligure, Roberta Daglio, di Vignole, Giuseppe Teti, di Momperone, Claudio Penacca, di Gremiasco, Germano Nuvione, di Avolasca, Michele Gragnolati e di San Sebastiano Curone, Vincenzo Caprile, persone che hanno capito perfettamente il motivo di questa ricorrenza. Molte le associazioni intervenute, tra questa RjAlGe, l’Anpi con i gonfaloni, gli Alpini, per rendere omaggio a Fiodor. Agli interventi istituzionali, tra cui quello dell’ambasciatore Russo e della console russa a Genova, sono seguite le canzoni iconiche della Resistenza, Fischia il Vento e Bella ciao, cantata da tutti i presenti.

Foto: Massimo Sorlino