Intorno alle 12.30 di oggi. 23 settembre, i Vigili del Fuoco di Novi Ligure sono interventi a Cabella Ligure per neutralizzare uno sciame di Vespa velutina, conosciuta anche calabrone asiatico, presente in un interstizio di una finestra della Biblioteca comunale.
Originario del sud-est asiatico questo calabrone è arrivato in Europa nel sud della Francia per poi diffondersi in Europa. solitamente fanno il nido sugli alberi ma, questa volta hanno scelto un edificio.
“In Italia la vespa velutina– spiega Michele Tagliabue, tecnico dell’Associazione Aspromiele – è presente principalmente in Liguria e Toscana. Il primo avvistamento in provincia di Alessandria risale all’inizio di settembre, quando un’apicoltrice ha notato un esemplare a caccia davanti ai suoi alveari. Stiamo tentando di limitarne la dispersione in altre aree. Questi calabroni sono predatori delle api e dove il calabrone asiatico si diffonde riesce a minare seriamente l’esistenza delle api, con enormi danni per l’ambiente. E’ necessario, seppur difficoltoso trovare il nido per distruggerlo, (sono venti giorni che lo cerchiamo) ma è l’unico metodo sicuro per contenerne la popolazione. Un nido è stato trovato per la prima volta in Italia con un nuovo metodo di telemetria: abbiamo catturato delle vespe vellutine e le abbiamo applicato dei radiotrasmettitori così, attraverso delle antenne, siamo riusciti a seguire il segnale che la vespa inviava. Dopo qualche tempo la vespa è entrata nel nido che quindi è stato individuato”.
Abbiamo capito che la vespa velutina è letale per le api, ma per gli esseri umani e per i mammiferi in generale? “Il calabrone asiatico è come del resto altre specie di vespe sono potenzialmente pericolosi, soprattutto in prossimità del nido, dove è particolarmente violento. Sono grossi e quindi hanno tanto veleno, con il suo pungiglione inietta un veleno che può causare reazioni cutanee e gravi reazioni allergiche (fino allo shock anafilattico) in individui sensibili2.