L’albero delle idee per un Natale tutto novese

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Anche Claudio Lauretta scrive la letterina natalizia

“Niente teatro, niente fiera d’autunno e neanche la notte bianca dopo 14 anni. Novi è una città morta. Poca aggregazione e pochissimo spirito d’iniziativa”.

È quasi un tormentone sotto l’albero di Natale allestito in piazza Sant’Andrea, divenuto meta per le “letterine di Natale” dei cittadini, grazie all’idea del tabaccaio Daniele Pittarello. Il vicesindaco Diego Accili si è reso disponibile a raccoglierle per presentarle in Giunta.

Sino alla vigilia di Natale i novesi potranno comunicare con l’amministrazione comunale, inserendo nell’urna posta sotto l’albero una letterina, contenente critiche, proposte e perché no, anche elogi (qualora ci fossero).

“Sono commerciante e ascolto giornalmente il polso della città – dice Pittarello -. Davanti a questa piazzetta, passano tutti coloro che arrivando dal casello autostradale, diretti verso l’Outlet. Un sabato ho voluto togliermi lo sfizio di osservare il transito per contare le auto straniere. Bene, posso dire che in circa 3 ore ne erano passate 170, quasi tutte con targa francese, senza tener conto di tutte le altre. Sono potenziali clienti per il commercio novese che potemmo “catturare”. Chiederò quindi nella mia letterina solo di organizzare con frequenza mercatini tematici in vari punti di Novi, capaci di attirare l’attenzione e fermare il visitatore. Il nostro centro storico deve diventare un centro commerciale a cielo aperto sia con mercatini che col commercio fisso”.

“Perché a Novi i negozi chiudono e aprono solo bar? – domanda nella sua letterina Barbara Pallavicini, titolare di un bar -. Oggi è necessario più che mai riavviare il motore del commercio con iniziative che sembrano sparite nel nulla”.

“Nella mia lettera – dice Simona Sprocato – chiedo invece un diritto sacrosanto: la sicurezza. E intendo sicurezza di poter camminare nella mia città senza essere importunata o peggio. Chiedo al sindaco, o chi per lui, di attuare maggiori controlli soprattutto alla sera, quando circolano strani soggetti. Per questo non esco mai di casa dopo le 19, senza avere i miei due cani di razza pastore tedesco con me”.

“Io chiederei una sola cosa al “Comune – Babbo Natale”: quando riavremo il Teatro Marenco?  – dice Piero Simonotto – Leggo troppe cose sui giornali come il voler fare swing e jazz. Ma nella realtà stiamo ancora aspettando”. “Serve una Novi più viva – si esprime Samuele Cortese -. Vorrei che si intervenisse sulla parte vecchia, quella di via Roma che quando eravamo giovani era piena di negozi. Oggi aprono solo bar. Novi, con la chiusura degli esercizi, soprattutto gli storici, è diventata una candela esaurita”.

“Rivorrei vedere in funzione l’oratorio della mia gioventù – scrive Giacomo Marretta – ed è questo di Sant’Andrea, dove si sono formate generazioni di calciatori. Era chiuso ancor prima dei danni alla chiesa e oggi, i bambini, per utilizzare il campetto scavalcavano la recinzione a loro rischio”.

“Inutile nasconderlo – risponde Diego Accili – il commercio di Novi è morto a causa dell’Outlet e degli altri grandi centri. Ecco perché chiudono i negozi di abbigliamento e aprono solo bar. Abbiamo scelto di non fare quest’anno la notte bianca, perché i commercianti non la volevano e non sarebbero rimasti aperti a mezzanotte.  Faremo comunque tesoro delle domande e dei suggerimenti dei cittadini e sarò io a portare le loro istanze in Giunta all’inizio dell’anno nuovo”.

Anche i vip di Novi chiedono lumi e formulano proposte all’amministrazione comunale, come due volti televisivi, molto amati non solo in città: il cabarettista Claudio Lauretta e la soubrette Tiziana Piu. Saputo dell’”Albero delle idee”, hanno voluto partecipare con una propria letterina che hanno imbucato nell’urna.

“Signor sindaco – scrive Lauretta rivolgendosi direttamente al primo cittadino – stiamo aspettando con ansia la riapertura del nostro beneamato teatro. Si ricordi che teatro significa aggregazione, stare insieme, perché dove c’è gente si creano le opportunità…”

“Ho voluto partecipare e l’ho fatto con entusiasmo – prosegue Claudio Lauretta –. Nella letterina ho ricordato la serata che ho fatto la scorsa estate in piazza Dellepiane con un pubblico stipatissimo. Ma c’è anche un appello che rivolgo non tanto agli amministratori, quanto ai proprietari dei negozi nel centro storico: per favore, signori, abbassate gli affitti e mettetevi una mano sul cuore. Ricordatevi di quando l’Outlet ce l’avevamo noi, qui nel centro. I commercianti sono ridotti numericamente al lumicino ma vorremmo risentire a Novi il rumore delle serrande che si alzano e si abbassano”.

“Ho saputo da un’amica su Facebook di questa bellissima idea di Daniele Pittarello, perché ora vivo ad Andora ma torno spesso nella mia città – dice Tiziana Piu, che i novesi ricordano al fianco di Ric e Gian, Enrico Beruschi, Gigi Sabani, Massimo Boldi e molti altri personaggi -. Ora mi occupo di marketing per un’azienda americana. Vorrei essere parte attiva di Novi e quindi nella letterina ho scritto di volere mercatini tematici in tutte le zone ma soprattutto spettacoli. Vorrei costituire un comitato formato da persone di ogni età, soprattutto giovani, che vogliano veramente cambiare le cose con l’aiuto dei vecchi amici”.

Tiziana Piu