Pernigotti: probabile incontro tra Conte e i Toksoz

Il presidente del Consiglio potrebbe vedere in questo fine settimana i titolari turchi della fabbrica novese

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Potrebbe esserci questi giorni l’incontro a Roma tra la proprietà turca della Pernigotti e il capo del governo, Giuseppe Conte. A poco più di una settimana dall’incontro al Mise (Ministero dello Sviluppo economico), in cui il gruppo Toksoz aveva partecipato rappresentato unicamente da avvocati e legali, ribadendo la volontà di chiudere lo stabilimento di Novi, i contatti tra lo staff del premier e gli imprenditori anatolici si sono intensificati. Due giorni fa, come riportano i quotidiani, il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio ha informato il deputato di Leu Federico Fornaro che i titolari della Pernigotti avevano accettato di incontrare Conte, rispondendo alla sua lettera di invito. Ora, secondo le fonti del sindacato, l’incontro potrebbe essere stato fissato tra oggi e domani. In questo modo, in caso di esito positivo, il tavolo sulla Pernigotti aperto il 15 novembre al Mise potrebbe essere riaperto.

Il presidio di ieri mattina di fronte alla fabbrica

Sindacati, governo e tutte le istituzioni puntano a ottenere una cassa integrazione più lunga rispetto a quella di un anno proposta dal gruppo Toksoz ed evitare così la vendita della fabbrica novese senza il marchio, che i turchi vogliono tenere per sé per poter commercializzare i prodotti Pernigotti facendoli produrre in altre aziende (italiane, assicurano) senza avere a carico la spesa del personale. Intanto, ieri mattina gli operai hanno impedito l’ingresso nello stabilimento a un camion che intendeva caricare un centinaio di scatoloni di cioccolatini, primo tentativo della proprietà di scardinare il presidio in corso dal 7 novembre, quando è stata proclamata l’assemblea permanente dopo la lettera di alcuni giorni fa con la quale si chiedeva alle maestranze di abbandonare il sito. Lunedì, infine, sarà pronto il conto corrente per la raccolta fondi a favore delle 250 famiglie coinvolte dalla chiusura. Alla fiera di Santa Caterina da ieri è presente un banchetto degli operai.