L'abbazia di San Remigio
L'abbazia di San Remigio

Un evento e un libro per ricordare la storia ma soprattutto il salvataggio di un monumento diventato un centro culturale dopo essere stato per secoli un riferimento religioso. Oggi, 2 ottobre, alle 15, a San Remigio (Parodi Ligure), sarà presentato il volume “Chiesa abbaziale di San Remigio di Parodi Ligure – Un patrimonio d’arte e di cultura”, curato da Roberto Benso. L’autore ha evidenziato nella sua opera le origini dell’insediamento monastico, risalenti al XII secolo, e le opere d’arte custodite al suo interno e poi trasferite nella chiesa parrocchiale di Cadepiaggio quando San Remigio venne abbandonato. Benso ha poi riportato i lavori di due storici locali, Emilio Podestà e Lorenzo Tacchella, che molto hanno scritto sull’abbazia, e il progetto dell’architetto Roberto Burlando per il salvataggio dell’edificio.

L’interno dell’abbazia con i dipinti sulla mostra dedicata a Carlone nel 2019

Alla presentazione, oltre all’autore, parteciperanno Liliana Pittarello, ex funzionaria della Soprintendenza; Fulvio Cervini dell’Università di Firenze e l’architetto Burlando. Il libro è dedicato a Franca Guelfi, scomparsa nel 2016, presidente della sezione di Genova di Italia Nostra, insegnante nel capoluogo ligure ma con radici a Parodi, che fece molto per salvare San Remigio dalla demolizione decisa a suo tempo dalla Curia, poi evitata anche grazie ai suoi suggerimenti all’amministrazione comunale dell’epoca. “Per questo – spiega il vicesindaco, Bruno Merlo – il Comune ha deciso di dedicarle il volume. A Franca dobbiamo molto”.