La quarantesima edizione della Fiera Nazionale del Tartufo di San Sebastiano Curone si svolgerà, come di consueto, la terza domenica di novembre e poi sarà replicata la domenica successiva. Ecco che domani, domenica 19 novembre, torna l’evento dedicato agli amanti della buona tavola, ma anche a chi vorrà trascorrere qualche ora in uno dei borghi più affascinanti del territorio.
Già dalle 9 del mattino in piazza Roma, ci sarà l’Enoteca dei territori, un’area di degustazione e acquisto dei pregiati vini prodotti nella zona.
Tra le iniziative, l’appuntamento “A tavola con il Tartufo“, organizzata in collaborazione con gli albergatori, i ristoratori e gli agriturismi del territorio, dove saranno proposti menù a base di tartufo.
Inoltre, nelle due giornate della manifestazione , nelle sale di Piazza Roma, sede dell’Archivio dedicato a Felice Giani, si possono ammirare rare opere e documenti. Opere di Felice Giani, sono esposte alla Casa del Principe, sede dell’Archivio Pietro Leddi, dove è possibile mettere a confronto lo stile e le tematiche dei due pittori sansebastianesi.
Nel pomeriggio, alle 15.30, sempre nel salone Sms, si svolgerà l’Asta del Tartufo bianco d’Alba e del Tartufo nero pregiato.
Si replica domenica 26 novembre, con un’ unica variante: alle 10 del mattino inizierà la gara cinofila di ricerca del tartufo con esche di tartufo bianco. I cani, accompagnati dai propri conduttori, si sfideranno in manche a tempo a eliminazione diretta fino al raggiungimento della finale. Un’occasione per ammirare il prezioso lavoro che i cani svolgono in sintonia con l’uomo.
«L’intento perseguito da 40 anni – come spiegano gli organizzatori – è quello di una manifestazione volta a far conoscere la produzione di tartufi bianchi e neri delle Terre del Giarolo, di qualità sicuramente pari se non migliore di quelli di altre zone più “titolate”. Dal 2008, grazie ai risultati raggiunti, la Mostra Mercato di San Sebastiano Curone è riconosciuta come Fiera Nazionale e sta sempre più affermandosi permettendo alle nostre valli di esaltare la loro immagine di terra da tartufi, oltre che di grandi vini e splendidi e genuini prodotti tipici. Il nostro tartufo è ancora più buono se assaggiato qui, dove nasce, indicatore ecologico di un ambiente sano e pulito».