Creare percorsi in mezzo alla natura tra Bosco Marengo, Fresonara, Predosa e Capriata d’Orba: se entro il 30 novembre si raccoglieranno almeno 2 mila firme, la riserva naturale dell’Orba entrerà tra i Luoghi del cuore del Fai, Fondo Ambiente Italiano e potrebbe ottenere i fondi, partecipando a un bando, per realizzare una serie di sentieri segnalati in tutti i Comuni della riserva, ovviamente nel rispetto delle regole di conservazione della fauna e della flora del torrente Orba. Le Aree protette del Po vercellese-alessandrino, gestore della riserva, stanno raccogliendo le firme ormai da tempo per questo sito naturalistico, dove il gruppo Fai dei Fiumi della Bassa Valle organizza iniziative e visite sul territorio dell’Orba, nel quale spiccano l’antico borgo di Retorto, a Predosa, e il complesso monumentale di Santa Croce, a Bosco Marengo. A Casalcermelli è nato inoltre il comitato spontaneo “Amici della Riserva naturale del Torrente Orba” per sostenere la tutela e la valorizzazione di un’area protetta caratterizzata dalla presenza degli aironi ma anche di altre specie, come la volpe, il tasso, la faina, la donnola, la lepre e il capriolo, oltre a una miriade di fiori nella bella stagione.

Un piccolo paradiso, che quest’anno celebra i trent’anni della sua istituzione da parte della Regione, avvenuta dopo un iter durato molti anni con la tutela iniziale della garzaia di Bosco Marengo con appena 210 ettari e oggi estesa sui quattro Comuni attuali. Venerdì scorso, nel mulino di Bosco Marengo, sede operativa delle Aree protette, si è svolta la serata conclusiva delle celebrazioni. “Fra i promotori della riserva – ha ricordato Piero Mandarino, ex vicepresidente del Parco – c’era Ernesto Garbarino, presidente della sezione di Federcaccia di Bosco Marengo, un cacciatore lungimirante, che vedeva in una riserva naturale un luogo utile anche per gli amanti della caccia, poiché al suo interno potevano trovare rifugio anche le specie cacciabili, come poi è stato”. Con la creazione della riserva l’Orba è diventata sempre più un collegamento naturale tra l’Appennino e la Pianura Padana.

La diga di Fresonara

La riserva negli anni ’90 è stata minacciata da interventi come le nuove difese spondali volute dal magistrato del Po tra Predosa e Fresonara, ritenute inutili a vantaggio della manutenzione di quelle esistenti. Più di recente una centrale a biomasse prevista a ridosso del torrente a Bosco Marengo anch’essa bocciata. Per questo l’area protetta va ancora di più valorizzata. Per votare la riserva naturale dell’Orba fra i luoghi del cuore del Fai c’è tempo fino al 30 novembre. Il voto può avvenire sul sito www.iluoghidelcuore.it, compilando i moduli ufficiali scaricati dal sito o richiesti all’indirizzo mail [email protected], da trasmettere, sempre tramite il sito nell’area personale MYFAI. Oppure via posta al Fai, all’indirizzo dell’ufficio Luoghi del Cuore – Fondo Ambiente Italiano, via Carlo Foldi, 2 – 20135 Milano.