Servono altri 500 mila euro per completare il rifacimento del ponte per Vocemola, ad Arquata Scrivia. Il cantiere per demolire e ricostruire l’ultimo tratto da 120 metri verso la frazione arquatese avrebbe dovuto partire quest’estate ma la gara di assegnazione dei lavori (2,9 milioni di euro la spesa coperta con fondi Pnrr e del Terzo valico) è andata deserta poiché, come spiega il sindaco Alberto Basso, i prezzi dei materiali indicati nella gara erano quello del 2021, in base al prezziario della Regione, così le ditte hanno rinunciato per non rimetterci. Una situazione simile a quanto avviene per tanti altri appalti pubblici dopo l’incremento dei prezzi. Alla fine, la spesa per rifare il tratto del ponte (120 metri su 400) è salita fino a 3,4 milioni e la giunta comunale ha dovuto accendere un mutuo da 550 mila euro da ripagare in 29 anni. Oltretutto, con l’allungamento dei tempi dei lavori c’è il rischio di perdere i contributi arrivati a fine 2021. Il Comune confida in una proroga da parte del ministero dell’Economia. Un volta ottenuta si potrà partire con la nuova gara d’appalto. Dal municipio auspicano tempi brevi. I 120 metri del ponte sullo Scrivia saranno rifatti, tra l’altro, allargando la carreggiata a due corsie come nei primi 280 metri, sistemati nel 2016. Sarà inoltre eliminato il divieto di transito per i mezzi pesanti.
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ARQUATA E SERRAVALLE
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Servono altri 500 mila euro per rifare l’ultimo tratto del ponte di Vocemola.
I 2,9 milioni dal Pnrr e dal Terzo valico non bastano più per via dell’aumento di costi dei materiali. Il Comune ha acceso un mutuo e attende una proroga sui tempi da Roma.