Una manifestazione a Sezzadio contro la discarica Riccoboni
Una manifestazione a Sezzadio contro la discarica Riccoboni

Nel giugno del 2020 la seduta della conferenza dei servizi sulla tangenziale di Sezzadio si era conclusa con questa dichiarazione: “Verranno valutati tutti i pareri pervenuti quando perverrà anche quello della Regione e che successivamente si valuterà come procedere con il procedimento”. Come è noto, l’iter di approvazione della strada, che farà passare i camion della Riccoboni fuori paese per arrivare alla ex cava di cascina Borio, dove è in programma la discarica di rifiuti prevista sopra la falda acquifera, è stoppato dal parere negativo rilasciato nel 2016 dalla Commissione paesaggistica locale: i tecnici dissero no per via della vicinanza del tracciato all’Abbazia di Santa Giustina, chiedendo modifiche mai apportate. Il bello che è il documento venne prodotto solo dal Comune in conferenza dei servizi poiché, curiosamente, non era agli atti. Soprattutto, trascorsi ormai cinque anni, la Riccoboni non lo può più impugnare e senza l’ok al progetto, i camion non potranno mai iniziare a portare i rifiuti a cascina Borio. Un bel guaio, per la Riccoboni, che ha già speso fior di soldi per allestire il sito della discarica. Per questo ha inviato varie lettere al Comune, firmate dai suoi avvocati, per chiedere di rivedere quel parere, ottenendo sempre un diniego, visto che il parere della Commissione non è mai stato contestato da nessuno.

Palazzo Ghilini, sede della Provincia

Tornando alla conferenza dei servizi, dopo otto mesi di attesa, Maurizio Daniele, consigliere comunale di maggioranza a Sezzadio, fa notare che “tutto è rimasto nel limbo e la Provincia non decide anche se avrebbe dovuto farlo da tempo”. Almeno da quando, il 25 giugno 2020, la Regione ha inviato il suo atteso parere, nel quale ribadisce che il Comune di Sezzadio è competente per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, attraverso la Commissione che si è già pronunciata cinque anni fa. A questo punto, a rigor di logica, la Conferenza dei servizi dovrebbe essere chiusa con un parere negativo sul progetto della tangenziale e stoppare del tutto la discarica, salvando così da ogni potenziale rischio la falda che alimenta gli acquedotti. A che punto siamo con l’iter? “Stiamo ancora facendo valutazioni – risponde Claudio Coffano, dirigente della Provincia – con il proponente”. La conferenza dei servizi è ufficialmente sospesa? “Sì, è sospesa”. Quanto potrà durare questa sospensione, all’infinito? “Sui tempi preferisco non dire nulla”. Dopo otto mesi, a Sezzadio attendono una risposta.