La sede della Euroservizi a Serravalle Scrivia
La sede della Euroservizi a Serravalle Scrivia

70 mila euro in polizze vita e 300 mila euro nei conti correnti, auto, un capannone e un terreno. La sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria ha ordinato la confisca di una serie di beni riconducibili a Orlando Sofio e Marianna Grutteria, condannati lo scorso anno rispettivamente a cinque anni e tre mesi e a tre anni per associazione a delinquere dal tribunale di Palmi. Esclusa la matrice mafiosa richiesta dalla Procura calabrese, che ha impugnato la sentenza in Appello: la seconda udienza sarà il 6 ottobre. La condanna era arrivata al termine del processo di primo grado scaturito dall’indagine Alchemia. Nel blitz del 2016 vennero arrestati vari esponenti della ndrangheta nel Nord Ovest, in particolare delle cosche Raso-Gullace-Albanese e Gagliostro-Parrello. Sofio e Grutteria erano considerati affiliati alla mafia calabrese come referenti nel Nord Ovest. Dalle intercettazioni, scrive il tribunale di Reggio Calabria per motivare la confisca, è emerso “che il Sofio era “uomo di fiducia” di Carmelo Gullace e che il ruolo della Grutteria fosse di tenere i contatti tra le cosche Raso-Gullace-Albanese e Parrello-Gagliostro tramite una scheda sim segreta e di rivestire i1 ruolo di intestataria fittizia delia società Euroservizi”, impresa di pulizie di Serravalle Scrivia che aveva ottenuto un appalto nell’ambito del Terzo valico.

Orlando Sofio

Proprio sulla Grande opera erano puntati i fari delle ‘ndride: Sofio, come ricorda la sentenza del tribunale di Reggio Calabria, nel 2011-2012 faceva riferimento all’ex senatore Gianfranco Chessa, nel frattempo scomparso, e a Libero Pica, promotore di un mai costituito comitato Sì Terzo valico e candidato nel 2019 alle elezioni amministrative a Novi Ligure con Forza Italia. La Euroservizi ottenne un appalto nell’alta capacità e, dopo gli arresti, nel novembre del 2016 venne cancellata dalla white list della Prefettura, cioè l’elenco delle imprese considerate “pulite” e quindi in grado di ottenere appalti pubblici. Venne così estromessa dal Terzo valico. L’impresa ottenne anche appalti dal Comune di Serravalle. L’imprenditore di Novi Ligure, intercettato al telefono, nel 2012 annunciava anche il suo sostegno al candidato sindaco di Serravalle Scrivia, Alberto Carbone, poi eletto. Sofio, secondo i giudici, aveva anche il compito di fornire munizioni ai componenti delle cosche e si era anche reso disponibile verso le ‘ndrine per la ricerca del presunto assassino di un ‘ndranghetista.

Marianna Grutteria
Marianna Grutteria

Fatti che secondo la sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, nonostante la condanna in primo grado che esclude la matrice mafiosa, fanno considerare Sofio e Grutteria socialmente pericolosi. I giudici hanno quindi disposto la confisca del capitale e del patrimonio della Euroservizi, automobili e due conti correnti riferibili alla società aperti presso la banca Unicredit di Serravalle per circa 300 mila euro, oltre a un altro conto presso la Intesa San Paolo di Novi Ligure. A Orlando Sofio e alla sua famiglia una serie di conti correnti e buoni postali intestati alla moglie e alla figlia con cifre modeste. Per Marianna Grutteria, una serie di polizze vita e investimenti per un totale di circa 70 mila euro. Rispetto al sequestro preventivo disposto nel 2019, alcuni conti sono tornati nella disponibilità dei familiari della coppia.