Un’attrice di teatro affascinate e talentuosa, Elisabetta Pozzi sarà sul palco del Marenco venerdì 2 febbraio alle 21, con lo spettacolo “Cassandra o dell’inganno”, di cui lei stessa ha creato i testi.
Elisabetta Pozzi ha costruito una drammaturgia originale che, partendo dalle tragedie di Eschilo ed Euripide, compie un affascinante percorso intorno alla profetessa troiana cui Apollo ha dato il dono di prevedere il futuro e insieme la condanna di non essere creduta, attingendo liberamente da scritti di grandi autori di ogni tempo, da Eschilo, Euripide, Seneca a Christa Wolf, da Omero a Ghiannis Ritsos fino a Wislawa Szymborska e Pier Paolo Pasolini.
Eccola dunque, dopo avere affrontato i grandi archetipi del mito, tra le quali Electra, Medea, Ecuba, Elena e Fedra, compiere un affascinante percorso intorno alla profetessa troiana cui Apollo ha dato il dono di prevedere il futuro e insieme la condanna di non essere creduta; da qui il senso di impotenza e solitudine che la pervade. Da un articolato monologo di oltre un’ora, ne esce una figura in cui convivono forza e fragilità.
In questo emozionante spettacolo il mito di Cassandra prende nuovamente vita sotto i nostri occhi, attraversando le epoche con la sua dolorosa e inascoltata capacità di preveggenza, fino a prefigurare, nel potente epilogo scritto a quattro mani con Massimo Fini, un futuro incerto per la nostra civiltà orfana di identità, in cui l’uomo moderno – con la sua incapacità di porsi dei limiti – “è ormai diventato un minuscolo ragno al centro d’una immensa tela che si tesse ormai da sola, e di cui è l’unico prigioniero”.
Il compositore Daniele D’angelo ha creato una partitura musicale e sonora originale e raffinata, un filo rosso che attraversa lo spettacolo intrecciandosi alle parole alte, ipnotiche e attualissime di Cassandra.
Lo spettacolo è arricchito dalle musiche di Daniele D’Angelo, che ha creato una partitura musicale e sonora originale e raffinata
Inoltre, chi vorrà incontrare Elisabetta Pozzi, l’attrice sarà presente, venerdì pomeriggio alle 17 nel foyer del Teatro Marenco accompagnata dal direttore artistico Giulio Graglia.
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