(foto da terzovalico.it)

Un’altra azienda appaltatrice dei lavori del Terzo valico oggetto di un’interdittiva antimafia. Il consorzio campano Research nel 2018 aveva vinto l’appalto per la costruzione del sesto lotto della linea ad alta capacità, il penultimo, tra Pozzolo e Tortona, 88 milioni di base d’asta. L’assegnazione, grazie a un’offerta di 74 milioni di euro, era arrivata dopo che la precedente gara, vinta dalla Valori Scarl di Roma, era stata annullata in autotutela dal Cociv in seguito all’indagine del 2016 che aveva portato i vertici del consorzio genovese e di molte imprese sub appaltatrici in galera o sotto indagine per corruzione e per legami con la ndrangheta. Nel 2018 l’appalto era quindi stato vinto dalla Research, che riunisce molte imprese del settore delle costruzioni. Da mesi, però, alcune di queste aziende sono finite sotto indagine da parte della Procura di Napoli per i loro presunto legami con esponenti della criminalità organizzata. In un caso il quotidiano La Città, di Salerno, parla persino di Matteo Messina Denaro, il capo di Cosa Nostra latitante da trent’anni.

I lavori lungo la linea Novi-Pozzolo-Tortona

Il consorzio Research, per evitare le interdittive da parte della prefettura napoletana in seguito a queste accuse, avrebbe quindi spostato la sua sede in provincia di Salerno confidando in un atteggiamento diverso da parte della prefettura locale. L’indagine ha portato in carcere dirigenti della Reserach, magistrati, avvocati e generali della Gdf. La Research deve fermare il suo cantiere a Genova per la costruzione dello scolmatore del Bisagno e dovrà rinunciare ai lavori anche del Terzo valico, dove opera insieme alla Manelli Costruzioni generali di Bari. Rfi valuta se quest’ultima potrà farsi carico da sola dei lavori. Dal 2013, anno della ripresa dei lavori del Terzo valico, numerose aziende sono state oggetto di interdittive anti mafia o hanno visto rescindere i contratti dal Cociv in seguito ad indagini di carattere penale. L’ultimo lotto del Terzo valico, il settimo, riferito all’armamento dell’intera linea, nel 2021 è andato deserto.