Il Consorzio Tutela del Gavi compie 30 anni e si regala una campagna digital.

La leggenda della principessa Gavia, è una storia vera.

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Al via la campagna digital del Consorzio Tutela del Gavi.

La campagna, realizzata e firmata dall’agenzia Well Com, include due video interviste al presidente del Consorzio, Maurizio Montobbio, e a Davide Ferrarese, agrotecnico, voci narranti dell’impegno, verso la tutela e la promozione di una denominazione – sempre più “sistema impresa”  – che porta il Gavi in Italia e nel mondo.  A queste interviste si aggiunge un video di racconto delle “Terre del Gavi:” un percorso per immagini, attraverso gli 11 comuni dove è possibile produrre il Gavi docg, che diventa ritratto dei territori e della cultura dei luoghi di questa terra di confine tra Piemonte e Liguria.

Completa la campagna digital, lo spot “La leggenda è una storia vera”, adv distribuito all’interno delle principali piattaforme editoriali italiane.

30 secondi di immagini ripercorrono la storia di Gavia, principessa che fuggi dall’ira del padre Clodomiro, Re dei Franchi, perché le si negava l’amore per un giovane cavaliere: giunse sulle colline di Gavi, dove trovò prima rifugio dalle truppe francesi che la braccavano, e infine casa, grazie all’intercessione del Papa.

Al borgo che l’accolse la principessa diede il proprio nome così come si narra che la giovane abbia ispirato il nome del vitigno che dà origine al Gavi, il Cortese appunto.

Fugge la fanciulla che si affretta fuori dal palazzo del padre, scappa e attraversa boschi e vigneti, si rifugia tra le mura del Forte di Gavi, poi sotto antiche volte e infine, avvolta dal sole, finalmente raggiunge – ormai salva – l’abbraccio degli amici. Le viene offerto un calice, simbolo di convivialità, di ospitalità e di piacere, si brinda alla sua nuova vita.

La leggenda diventa realtà, la leggenda è una storia vera: quella che si vive in questo territorio fuori dai percorsi tradizionali del Piemonte più conosciuto, destinazione di un turismo chic e di campagna, tra wine resort, ristoranti gourmet, campi da golf e tante cantine.

Il Forte di Gavi

Il territorio del Gavi è una meta “lenta” ad un’ora da Milano e Genova, poco più da Torino: è una terra prossima alla Pianura del Po, protetta dall’Appennino Piemontese e vicinissima al mare. La presenza di un grande vino bianco in Piemonte, regione più nota per i suoi rossi, si spiega proprio con il profondo legame che la terra del Gavi ha sempre avuto con la Repubblica di Genova: la cucina dei signori genovesi, che qui avevano la loro splendide tenute “di campagna”, era a base di pesce, carni magre e verdure e si sposava perfettamente con il Cortese.

Il Gavi è un vino fresco, sapido, elegante: si beve giovane, ma vince la prova del tempo, e con gli anni in bottiglia, guadagna in finezza e complessità, diventando sontuoso.

Maurizio Montobbio

Sono proprio la piacevolezza di questo vino, la sua propensione alla longevità, la sua millenaria tradizione, che fanno del “Gavi, il nome del Bianco in Piemonte”.

“Siamo orgogliosi” dice il presidente del Consorzio Tutela del Gavi Maurizio Montobbio, di aver raggiunto in questi 30 anni obiettivi importanti: essere riusciti a custodire un patrimonio di eccellenza viticola,  aver portato il Gavi in oltre 100 paesi nel mondo grazie alla qualità dei nostri produttori e poter accompagnare oggi la denominazione verso un futuro sostenibile in cui il modello produttivo rispetti l’ambiente e valorizzi il territorio.