L’aria di Ovada è davvero così leggera?

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Ovada, la centralina dell'Arpa in piazza XX Settembre.JPG

Il laboratorio mobile dell’Arpa fino alla fine di giugno in piazza XX Settembre  misurerà la qualità dell’aria. Il controllo permetterà di verificare i livelli di sostanze inquinanti, che a Ovada non hanno mai raggiunto concentrazioni elevate come ad Alessandria, Novi e Tortona. Per un rilievo più approfondito l’Arpa ha suggerito questa piazza, che è più sensibile all’inquinamento di altre zone della città, perché riceve il traffico da tutte le direzioni. Al contempo i fabbricati più alti limitano l’effetto purificante dei venti.

“Ovada è una città ventilata, ecco perché c’è l’aria bona e si vive a lungo, non è solo un modo di dire”, è un modo di dire che trova riscontro, si spera anche alla fine dei rilievi. Per verificare e preservare la salubrità, il Comune ha accolto il laboratorio mobile per il controllo, che costerà circa duemila euro per allestire e smobilitare l’allacciamento temporaneo al contatore dell’energia elettrica. Il controllo arriva in contemporanea al varo del Piano regionale per la qualità dell’aria, da realizzare in 40 azioni e misure su mobilità e trasporti, energia, industria e agricoltura. I dati della città più ventilata e più a sud del Piemonte saranno utili ad affrontare il problema del “catino piemontese”.

La base di partenza del Piano è l’analisi delle caratteristiche meteo-climatiche del Piemonte, fortemente condizionate dalla posizione geografica in testa alla Pianura Padana e chiusa dai rilievi alpini. Questa conformazione particolare che la regione definisce a“a catino”, contribuisce a rendere più difficile il rimescolamento e il ricambio dell’aria, determinando in autunno ed in inverno frequenti periodi di stagnazione dell’aria.

Su tutto il territorio verranno introdotti correttivi per far rientrare da qui al 2030 gli inquinanti nei limiti di legge.